Qualità della vita, la classifica di Italia Oggi inchioda Siracusa ancora nelle retrovie
Siracusa rimane inchiodata al 102° posto su 107 nella classifica sulla qualità della vita elaborata da ItaliaOggi – Ital Communications. I dati del portale ufficiale qualitadellavita.italiaoggi.it confermano un quadro statico: il punteggio complessivo della provincia non registra alcuna variazione rispetto all’anno precedente, segno che nessun miglioramento significativo è riuscito a incidere sulla valutazione finale. Si tratta di una posizione che pesa, perché colloca Siracusa tra i territori con condizioni di vita considerate insufficienti secondo gli indicatori analizzati (dalle dinamiche del lavoro alla sicurezza, passando per servizi sociali e qualità dell’ambiente).
In Sicilia, il confronto con le altre province non è meno severo. Ragusa emerge ancora una volta come il territorio più performante dell’isola e figura nella parte medio-bassa della classifica nazionale: nella rilevazione 2025 raggiunge infatti il 78° posto, mostrando anche un significativo recupero rispetto all’anno precedente. A seguire, seppure in posizioni più penalizzate, ci sono Trapani (91), Enna (96) e Palermo (99), tutte davanti a Siracusa, che continua a muoversi nella fascia più critica insieme a Catania (100), Agrigento (103) e Caltanissetta (107).
Il quadro complessivo conferma il forte divario che separa il Mezzogiorno dal resto del Paese, ma evidenzia anche una disparità interna alla stessa Sicilia, dove Siracusa appare tra le realtà più fragili. La stagnazione del dato – quello “zero” in colonna variazione – racconta infatti una difficoltà non temporanea ma strutturale. Mentre altre province siciliane mostrano piccoli segnali di ripresa, Siracusa non riesce a migliorare né nella qualità dei servizi né nella capacità di attrarre investimenti o offrire occasioni di lavoro. La sicurezza resta uno dei punti più deboli, insieme alla tenuta del mercato occupazionale e alla disponibilità di servizi di supporto alla popolazione.
Accanto a queste criticità esistono anche elementi positivi, come piccoli progressi registrati nei settori della salute, dell’ambiente e del reddito, ma la loro entità non è sufficiente a modificare il posizionamento complessivo della provincia.