Qualità della Vita,Siracusa penultima: le reazioni della politica e della società civile

“Un segnale drammatico e inaccettabile quello che emerge dalla classifica nazionale sulla qualità della vita de “Il Sole 24 Ore”. Il commento è del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Paolo Romano. “Un arretramento ulteriore – due posizioni in meno rispetto all’anno precedente – che certifica il fallimento politico e amministrativo di chi oggi governa la città- prosegue Romano- Siracusa, città dalla storia millenaria, patrimonio di cultura, arte e identità, non merita di essere trascinata così in basso. È doloroso constatare come un territorio che dovrebbe essere esempio di eccellenza nel Mediterraneo sia stato ridotto, nel giro di pochi anni, a fanalino di coda d’Italia”.
“Questi risultati -dice ancora- non sono frutto del caso: sono la conseguenza diretta di una gestione improvvisata, inefficace e scollegata dalle reali esigenze dei cittadini. Mentre la città affonda, i consiglieri di maggioranza restano silenti, complici di una deriva amministrativa che sta distruggendo il tessuto sociale, economico e culturale di Siracusa”.
Fratelli d’Italia denuncia con forza questo disastro amministrativo e ribadisce il proprio impegno per costruire un’alternativa seria, competente e responsabile. Siracusa merita un’amministrazione che sappia programmare, intervenire, ascoltare e valorizzare le potenzialità straordinarie del nostro territorio. È tempo di restituire dignità e futuro alla nostra città”.
Chiaro anche il commento del consigliere Paolo Cavallaro di FdI.
“Trovo veramente assurdi -sostiene l’esponente di minoranza al consiglio comunale- i commenti che sto leggendo in queste ore, quelli di tanti che enfatizzano le impietose classifiche che vedono la provincia di Siracusa sempre più in basso per vivibilità, come se non fosse tutto abbastanza chiaro dall’osservazione quotidiana della nostra città. La bellissima Siracusa, famosa in tutto il mondo, ha una carenza di servizi che non può non ripercuotersi sulla vivibilità e sulla nostra serenità. La sporcizia, l’abbandono, la trascuratezza, sono tutti elementi a cui ci stiamo abituando, come fosse un destino inesorabile.
Oggi -racconta- ho partecipato all’inaugurazione del nuovo androne del Palazzo del Senato, ristrutturato e abbellito con vasi e piante. Il giusto decoro per il salone della città, la casa dei cittadini, dove quotidianamente personaggi della politica, dello Stato e della cultura vengono ad incontrare l’Amministrazione comunale e, in primis, il Sindaco che la dirige.
Era il 2023 quando, iniziata da appena una seduta la nuova consiliatura, “minacciai” di non entrare più nel palazzo comunale se non si fosse data una seria ripulita dal guano dei colombi, sparso ovunque, sgombrando i locali dagli oggetti abbandonati e dai “tristi” vasi con piante secche. Nell’occasione il Sindaco ha raccolto la critica con umiltà e ha dato seguito alla mia protesta, mettendo in cantiere un’importante operazione “decoro”, che ora ha visto i suoi frutti con l’inaugurazione. Questa mattina- prosegue Cavallaro- ho ricordato al sindaco che una città che vuole fare della cultura il suo baluardo, il proprio futuro, il settore di espansione economica e occupazionale, non può avere un sistema bibliotecario come quello attuale, che vede la biblioteca centrale in Ortigia chiusa da mesi, quella della Borgata chiusa con i libri abbandonati nell’umido, e quella di Grottasanta di via Barresi priva di adeguato sistema di condizionamento d’aria, dentro un edificio fatiscente, con un solo bagno per utenti e personale, con l’area esterna piena di rifiuti di ogni genere. Ho chiesto di intervenire da subito, avendo egli trattenuto anche la rubrica alla cultura, perché si svolti verso un sistema bibliotecario moderno, accogliente, ma soprattutto perché si avvii una seria programmazione, senza tentennamenti. Dalle risposte che ho ricevuto dal Dirigente lo scorso 26 novembre, in occasione del question time e sul tema biblioteche, si legge chiaramente l’assenza di programmazione e la classica lamentela sull’assenza di fondi in bilancio, come avviene probabilmente nelle città culturalmente più povere. Oggi mi è parso di avere guadagnato la promessa di un emendamento al bilancio e di un intervento urgente con il fondo di riserva, vedremo. Intanto la battaglia continua e mi auguro che questo appello possa smuovere e fare uscire allo scoperto tutti i tantissimi cittadini che credono in un serio progetto di sviluppo culturale della città e non vogliono rassegnarsi alla mediocrità dilagante.E’ la cultura che salverà il mondo, ma forse a Siracusa ancora non lo sanno”.
Il Comitato Ortigia Resistente commenta la classifica sulla qualità della vita ed il penultimo posto della provincia di Siracusa con tono critico. “Questo- protesta il portavoce Davide Biondini- è un territorio in cui vivere è sempre più difficile, dove la residenzialità si sgretola, i servizi peggiorano, i lavori sono precari, le infrastrutture sono vecchie, e le politiche pubbliche non rispondono ai bisogni reali delle persone. Entra poi nel dettaglio.
“Cultura e tempo libero: la provincia ottiene un disastroso 97° posto. Pochissime palestre e piscine (103° posto), scarsità di strutture culturali, investimenti comunali quasi inesistenti, un’offerta culturale fragile e poco strutturata. Ambiente e servizi essenziali: 102° posto
Il territorio precipita anche sulla raccolta differenziata (100° posto). Il dato più allarmante- secondo Biondini – è quello democrafico: speranza di vita bassissima (106° posto), qualità della vita delle donne tra le peggiori d’Italia (103°), mortalità evitabile altissima, giovani che se ne vanno, aumento della solitudine e diminuzione dei servizi di prossimità”. Infine ulteriori considerazioni. “Il turismo cresce- fa notare il comitato- ma non produce miglioramento economico reale.È la prova numerica che il turismo non è un volano sufficiente, come abbiamo sempre sostenuto e per cui siamo stati attaccati. La percezione di giustizia e sicurezza ci fa piombare all’83esima posizione: giustizia lenta e microcriminalità diffusa. Non basta- conclude Biondini- dire che altre città al Sud stanno peggio”