“Qualunquemente”, assolti in Appello l’ex sindaco Rizza e il deputato regionale Auteri
La Corte d’Appello di Catania ha ribaltato le condanne di primo grado emesse nel 2019 dal Tribunale di Siracusa, nell’ambito dell’inchiesta “Qualunquemente”. Undici imputati, tra cui l’ex sindaco di Priolo Antonello Rizza e l’attuale deputato regionale della Dc Carlo Auteri, sono stati assolti al termine di un processo che ha ricostruito vicende risalenti a oltre dieci anni fa.
Secondo l’accusa, l’allora primo cittadino avrebbe concesso contributi pubblici a persone prive dei requisiti, in cambio di consenso elettorale alle regionali del 2012 ed alle amministrative del 2013. Rizza era stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione. Le indagini coinvolsero anche alcuni assessori e funzionari comunali, tutti prosciolti in Appello.
Al centro del processo anche la posizione di Auteri: la Procura sosteneva che avesse beneficiato di favoritismi nell’organizzazione di manifestazioni per il Carnevale 2013, con fatture maggiorate. Già in primo grado però tale ipotesi era stata respinta dai giudici, fino alla definitiva assoluzione pronunciata ieri.
La Corte ha distinto le posizioni: alcuni imputati sono stati assolti perché “il fatto non sussiste”, altri perché “non costituisce reato” o “non previsto dalla legge come reato”. Per altri ancora è stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Rizza, Auteri e altri imputati dovranno però rimborsare al Comune di Priolo, parte civile nel processo, circa 6.300 euro di spese legali.
Per l’avvocato Tommaso Tamburino, che ha difeso l’ex sindaco insieme a Domenico Mignosa, “dopo anni di battaglie processuali, Rizza è stato assolto da tutte le accuse. La sentenza restituisce piena dignità all’uomo e all’amministratore”.