Raccolta abiti usati sospesa, il Comune cerca un nuovo gestore (e nuove modalità)
La raccolta del tessile è sospesa da oltre dieci giorni. Abiti ed indumenti usati non possono più essere conferiti nei cassoni che erano stati piazzati all’interno dei parchi gioco cittadini. E neanche al Centro Comunale di Raccolta di Targia c’è modo di smaltirli. Decine le segnalazioni da parte di chi avrebbe voluto utilizzare correttamente il servizio. E per il momento non c’è ancora una previsione su come e quando ripartirà. Bisogna infatti attendere il 6 ottobre, data in cui scadrà la manifestazione pubblica di interesse avviata da Palazzo Vermexio. In sostanza, si invitano aziende interessate a gestire il servizio ad inviare la loro candidatura. Nessuno, al momento, da per scontato che arriveranno risposte. E sarebbe un problema.
Per il momento, non è possibile conferire abiti o indumenti usati se non facendo ricorso al turno di raccolta dell’indifferenziato. Il servizio ha conosciuto alterne fortune, in questi anni. Più ombre che luci, invero. Inizialmente, i cassoni per gli abiti usati erano comparsi su strada. Ma sono stati presto scambiati per i vecchi cassonetti stradali, dando vita a discariche. Spostati all’interno di aree recintante, in particolare nei parchi gioco, non hanno avuto miglior sorte. Tra un’utenza distratta e poco rispettosa, turni di raccolta risultati non puntuali per le esigenze di conferimento e fenomeni terzi (chi svuotava per arraffare e rivendere e poi lasciava tutto in terra, ndr) non è mai realmente migliorata la situazione. Il 15 settembre è scaduta la convenzione con il precedente gestore (Cannone, ndr) ed ora si cerca una nuova realtà per riavviare – e magari rilanciare – un servizio comunque necessario.