Resort di Capo Passero, la soprintedente Panvini: "parere in regola, denuncio Natura Sicula"

Tirata in ballo da più parti, in particolare Legambiente e poi Natura Sicula, la Soprintendenza di Siracusa prova a chiarire la sua posizione in merito al resort che si vorrebbe costruire sull’isolotto di Capo Passero. “Non abbiamo autorizzato la costruzione di opere esterne entro i 150 metri dalla costa, solamente il restauro conservativo degli immobili esistenti ricadenti in un’area a vincolo paesaggistico, Livello 3”, spiega Rosalba Panvini. “Si tratta nello specifico di magazzini che non conservano le tracce di attività produttive o di trasformazione dei prodotti e, pertanto, gli stessi non potevano essere sottoposti a formale provvedimento di vincolo di cui alle norme del Codice dei Beni Culturali”, aggiunge. “I magazzini rientrano nell’area di tutela 3 del Piano Paesaggistico in cui è consentito il restauro conservativo degli edifici ed è quello che è stato autorizzato, poiché il progetto presentato dal loro proprietario non prevedeva demolizioni o riedificazioni. Il cambio di destinazione d’uso dei magazzini non necessita di alcuna preventiva autorizzazione paesaggistica”, puntualizza la soprintendente, rispondendo così alle critiche degli ultimi giorni.
Il parere favorevole rimane, perchè “è stato reso nel totale rispetto della norme di attuazione del Piano Paesaggistico; nessun incremento della volumetria assentita, niente nuove volumetrie, né tantomeno movimenti terra, strade, ponti galleggianti per collegare l’isola alla terraferma. Di conseguenza, si rileva che le opere di cui alle foto riportate da Natura Sicula non rientrano nell’autorizzazione paesaggistica rilasciata”, argomenta la Panvini.
Quanto alla Riserva Naturale Integrata, come già ricordato anche da SiracusaOggi.it, quella dell’Isola di Capo Passero è stata annullata con sentenza del Tar per vizio di forma. Ma la soprintendente non si ferma qui e replica anche ad alcune accuse piovute proprio sulla sua persona. “Le ispezioni disposte dall’assessorato Beni Culturali hanno chiarito la correttezza delle procedure adottate in merito ai fatti contestati. Del resto i risultati delle ispezioni sono stati anche pubblicati dall’agenzia Ansa a fine settembre. In ogni caso, per le accuse rivolte in maniera offensiva nei miei confronti dal presidente di Natura Sicula, adirò per le vie legali”.