Reti idriche, Siracusa senza finanziamenti: Ficara, “Cerchiamo soluzione, i sindaci si attivino”

La provincia di Siracusa resta ai margini del bando del Mims che stanzia 313 milioni per i progetti di rifacimento o ammodernamento delle reti idriche nelle regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). “Ad oggi non è stato completato il previsto iter di riordino dei vari ambiti territoriali, con l’individuazione di un gestore di un unico piano d’ambito provinciale. I sindaci siracusani, riuniti in assemblea territoriale idrica, sanno da tempo della necessità di procedere con urgenza per non perdere i fondi del Pnrr per questo tipo di intervento”, spiegano il parlamentare Paolo Ficara ed il deputato regionale Stefano Zito, entrambi del MoVimento 5 Stelle. Risultato? I Comuni siracusani non potranno avere accesso a questa tranche di fondi.
“Ho avuto rassicurazioni dal Ministero che a questo primo bando ne seguirà un secondo. La provincia di Siracusa non può permettersi di perdere anche questo treno. L’Ati dovrebbe riunirsi a breve e mi auguro che i sindaci procedano senza ulteriori indugi. E’ vitale per non rischiare di rimanere fuori anche dalla seconda possibilità per ammodernare e rendere funzionali le reti idriche del siracusano. Non riuscirci per un insopportabile ritardo burocratico sarebbe un disastro, per Siracusa e per tutta la provincia”, si sforza di sollecitare Paolo Ficara. 
“Nei prossimi giorni cercheremo di organizzare un confronto tra il Ministero e il dipartimento regionale per cercare di trovare ogni soluzione possibile per non perdere queste fondamentali risorse, che sono uno dei tanti tasselli degli investimenti sul territorio previsti nel PNRR”, aggiungono Ficara e Zito. 
Nel rapporto di Legambiente viene segnalato come i livelli di dispersione di acqua potabile in rete sia da “record” per la provincia di Siracusa con il 64,5% dell’acqua immessa in rete che viene disperso. L’associazione ambientalista ha sottolineato come sia urgente la programmazione di investimenti consistenti per risolvere il problema
“Non è un mistero che le nostre reti siano colabrodo, ben vengano quindi investimenti mirati e decisi. Diminuire la dispersione idrica significa aumentare la qualità del servizio e ridurre i costi, anche per il cittadino. Con questi bandi – conclude Ficara – mettiamo a disposizione quelle risorse che i Comuni hanno sempre chiesto e cercato. Ora devono dimostrare di saper intervenire”.