Ricci nel giorno di Natale: “Impegno per rimanere in C ora e in futuro”

Ha scelto il giorno di Natale per tornare parlare al cuore della tifoseria azzurra. Alessandro Ricci sceglie una data simbolica, quindi, per rivolgere un nuovo appello all’unità dell’ambiente, in un momento delicato della stagione e della vita societaria del Siracusa Calcio. Un messaggio che non elude le difficoltà, ma che prova a rimettere al centro ciò che conta davvero come la forza del gruppo, il valore degli uomini e la continuità di un progetto che non può e non deve andare disperso.
Il presidente non si nasconde. La mancata ottemperanza alla scadenza trimestrale del 16 dicembre è un fatto, con il più che probabile arrivo di un deferimento e di una penalizzazione. Ma Ricci guarda oltre l’ostacolo, ribadendo il proprio impegno presente e futuro per garantire al Siracusa un percorso stabile in Lega Pro. Un impegno che definisce senza ambiguità. “Metterò in campo tutte le forze necessarie affinché il Siracusa Calcio continui il proprio percorso in Lega Pro quest’anno e gli anni a venire. Questo il mio obiettivo. Questo il nostro futuro”.
Parole che arrivano dopo aver informato anche il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, e il sindaco Francesco Italia. Un segnale di responsabilità e di volontà di affrontare la tempesta a viso aperto, senza scorciatoie né fughe in avanti.
Il messaggio di Ricci è soprattutto un viaggio nella memoria recente di una piazza che ha saputo rialzarsi più volte. Dal 13 novembre 2022, quando sembrava tutto compromesso, alla notte magica del 18 giugno 2023 con i playoff vinti davanti a 7.000 spettatori al De Simone. Fino al 7 aprile 2024 e alla costruzione, passo dopo passo, del progetto culminato nella storica promozione in Serie C, celebrata il 4 maggio 2025 con 10.000 cuori azzurri in Ortigia. Cadute e rinascite, lacrime e gioie. Sempre insieme.
E proprio questo “insieme” diventa il filo conduttore del messaggio natalizio di Ricci. Un concetto che trova riscontro anche nel campo. La vittoria sul Trapani non è stata solo tre punti pesanti, ma una fotografia nitida del carattere di questa squadra. Un gruppo che cresce, che sa soffrire, che non è affondato nel mare delle difficoltà. Un valore umano prima ancora che tecnico, che rappresenta un patrimonio da proteggere.
In questo senso, il lavoro di Marco Turati emerge come uno dei pilastri del progetto. In pochi mesi ha plasmato una squadra a sua immagine: compatta, coraggiosa, sempre pronta ad andare oltre i propri limiti. I frutti di questa opera non possono essere dispersi.
Il Natale, nelle parole del presidente, diventa allora occasione per ritrovare consapevolezza. “Che questo Natale possa riportare quella serenità smarrita e soprattutto la rinnovata consapevolezza nei nostri mezzi”. Un augurio che è anche una richiesta di fiducia, in vista di un percorso che resta impegnativo ma non impossibile.
Basterà questo nuovo appello a ravvivare la fiducia della piazza? La sfida, inutile negarlo, è restare uniti. Ricci si appella alle emozioni. Insieme si è pianto, insieme si è gioito e insieme – ci si augura – si continuerà a camminare in una stagione ottovolante, in campo e fuori.