Riconversione Versalis avanti tutta, i sindacati: “Passo decisivo per futuro e occupazione”
Il progetto di riconversione dell’impianto Versalis di Priolo è in fase operativa. Nei giorni scorsi, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dichiarato la procedibilità della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), primo passo dell’iter autorizzativo per la trasformazione del sito industriale in una bioraffineria e in un impianto di riciclo chimico delle plastiche basato sulla tecnologia Hoop.
Un investimento da quasi un miliardo di euro, che segna la fine della stagione dell’etilene e apre una nuova fase per la chimica siracusana, puntando su biocarburanti, riciclo avanzato e decarbonizzazione. La nuova bioraffineria, con capacità produttiva di 500mila tonnellate l’anno, sarà alimentata da residui vegetali, grassi animali e oli vegetali, e dovrebbe entrare in funzione entro il 2028. L’impianto Hoop, primo a livello industriale in Italia, permetterà invece di trasformare 40mila tonnellate di rifiuti plastici misti in nuova materia prima, contribuendo a chiudere il ciclo dell’economia circolare.
Soddisfazione tra i sindacati, che da tempo seguono il percorso di riconversione. Per il segretario regionale Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro, “la presentazione del progetto alle istituzioni e l’avvio dell’iter autorizzativo sono un’ottima notizia che rassicura anche i più dubbiosi sulle reali intenzioni aziendali. Ci auguriamo che le autorizzazioni arrivino presto, per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, sia diretti che dell’indotto. Il processo di trasformazione di Versalis – aggiunge – è linfa vitale per l’intera area industriale siracusana”.
Sulla stessa linea il segretario della Femca Cisl Siracusa, Alessandro Tripoli, che parla di “una svolta concreta e strategica per il territorio”. Il via libera alla procedibilità della VIA “segna l’avvio reale della trasformazione del polo industriale di Priolo. Si tratta di un investimento che ridisegna il futuro dell’area e colloca Priolo al centro della roadmap di decarbonizzazione di Eni. Da qui al 2028 – aggiunge – il nostro compito sarà vigilare su ogni passaggio dell’iter e sugli impegni industriali, affinché si traducano in certezze occupazionali e sviluppo sostenibile”.
Anche la Ugl accoglie con favore l’avvio della procedura di VIA, definendolo “un passaggio importante per la trasformazione del sito di Priolo e per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione di Eni e delle sue società”. Il sindacato sottolinea che la nuova bioraffineria, seconda in Sicilia dopo quella di Gela, “potrà consolidare lo sviluppo e promuovere tecnologie innovative di recupero e riutilizzo della materia, anche grazie a processi basati sull’intelligenza artificiale”. Necessaria però una visione complessiva per il futuro del polo industriale siracusano, attraverso “un confronto con il Governo per definire con chiarezza le risorse, le filiere produttive e le azioni di bonifica e riconversione industriale”.