"Ricostruire Siracusa", partiti e movimenti di Centrodestra pensano a un tavolo di ragionamento

Un tavolo di ragionamento per costruire il futuro di Siracusa  A questo pensa un gruppo di partiti e movimenti locali, i cui rappresentanti hanno deciso di fare fronte comune, puntando l’indice contro quanto fatto dall’amministrazione comunale attuale. Il punto di vista di partenza è una disamina spietata della condizione in cui il capoluogo versa, tra “crisi economica, disoccupazione, un senso di intima sfiducia che pervade le coscienze dei siracusani e disegna uno scenario fatto di diffusa illegalità, inefficienza della macchina amministrativa comunale, disservizi, disordine”. Tra i problemi da affrontare: “la costruzione del nuovo ospedale, l’avvio dell’iter di progettazione di un nuovo Piano Regolatore Generale, che faccia riappropriare la città del suo rapporto con il mare ed in particolare con l’ansa del Porto Grande, la doti di piste ciclabili dentro e fuori il tessuto urbano, individui un’area per l’insediamento dell’industria di trasformazione dei prodotti agro alimentari e un’altra area per l’insediamento dell’industria nautica; quello dell’ambiente e innanzitutto della tutela della qualità dell’aria; quello dello sviluppo economico del porto; quello del piano urbano del traffico, così da attuare seri sistemi di mobilità alternativi al trasporto su gomma; quello del piano spiagge; quello della valorizzazione delle periferie; quello della implementazione dei servizi sociali specialmente nell’ottica dell’aiuto alle classi più disagiate; quello della decongestione di Ortigia da ogni spettacolo organizzato in città, con la connessa delocalizzazione degli eventi nelle altre zone di Siracusa ivi comprese le località sul mare; quello della modulazione di un’offerta turistica non solo nelle stagioni primaverile ed estiva bensì lungo tutto il corso dell’anno, con l’implementazione del turismo convegnistico e di quello religioso; quello dell’offerta culturale”. Idee di cui  Stefania Prestigiacomo, Bruno Alicata, Edy Bandiera per Forza Italia, Fabio Granata per #Diventerà Bellissima, Aldo Ganci Movimento Nazionale per la Sovranità, Rino Piscitello per Movimento Nazionale Siciliano, Ezechia Paolo Reale per Progetto Siracusa, Massimo Milazzo e Fabio Rodante per Sistema Politico intendono parlare in maniera concreta, per evitare che Siracusa diventi “un comune dormitorio”, partendo dal presupposto che le forze politiche sane, che hanno a cuore le sorti della città, “oggi hanno la responsabilità e l’onere di offrire ai siracusani una proposta seria e credibile,  che possa innanzitutto riportare la fiducia tra la gente e tracciare la rotta per un periodo di almeno cinquant’anni al fine di promuovere la rigenerazione ambientale, urbanistica e culturale della città, fissando alcuni punti fermi in materia di: sviluppo economico; nuova struttura sanitaria; ambiente; P.R.G.; porto; periferie; parcheggi e piano urbano del traffico con piste ciclabili e mobilità sostenibile; piano spiagge; decongestione e migliore valorizzazione di Ortigia; programmazione di una seria e stabile offerta culturale con la creazione di eventi fissi durante il corso dell’anno; modulazione dell’offerta turistica.E’ questo il momento in cui le forze politiche, partiti nazionali e movimenti civici, che non hanno partecipato al disastro locale dell’amministrazione Garozzo -tuonano i rappresentanti del raggruppamento di forze politiche -devono superare le spinte particolaristiche per costituire un tavolo di ragionamento e di coordinamento di tutte le energie competenti e per bene che intendono impegnarsi nella ricostruzione di Siracusa, elaborando e sottoscrivendo un programma comune”.