Pestarono un agente di Polizia Penitenziaria, detenuti rischiano fino a 5 anni
Pesante la risposta della commissione disciplinare della Casa Circondariale di Siracusa nei confronti dei due detenuti che, qualche giorno fa, aggredirono un agente di Polizia Penitenziaria causandogli una prognosi di 15 giorni. La pena al momento confermata è pari a due settimane di isolamento per i due detenuti, l’esclusione dalle attività in comune d’istituto e la perdita automatica della liberazione anticipata di 45 giorni che viene di solito applicata ai detenuti che nel semestre di riferimento non hanno tenuto buona condotta.
Tuttavia, la punizione per i due detenuti potrebbe essere aggravata in quanto l’aggressione al personale di Polizia Penitenziaria è un reato grave che viene punito con pene che variano da sei mesi a cinque anni di reclusione. Se poi vi sono aggravanti, come l’uso di armi o l’aver causato lesioni gravi al pubblico ufficiale, la pena può aumentare. Inoltre, se il reato viene commesso in concorso con altre persone, le sanzioni possono essere ulteriormente rimodulate.
“Forse per questi detenuti aggressivi la libertà personale non ha alcun valore, ecco perché andrebbero isolati in circuiti penitenziari particolari con personale numericamente adeguato e preparato ad affrontare questo particolare gruppo di detenuti imprevedibilmente aggressivi”, commenta il segretario provinciale dell’Osapp (sindacato di Polizia Penitenziaria), Argentino.