Ristoratori in ginocchio, la paura della chiusura: a Palazzolo occupata l'aula consiliare

I ristoratori di Palazzolo Acreide hanno occupato per protesta l’aula consiliare del palazzo di città. Con un presidio permanente, hanno iniziato questa mattina la loro protesta ad oltranza. Dopo aver consegnato simbolicamente le divise da chef al sindaco Salvatore Gallo, hanno poi deciso di manifestare in questa maniera tutta la loro rabbia e le mille difficoltà di un settore penalizzato dai provvedimenti di contenimento dei contagi da coronavirus.
Al centro dell’aula consiliare hanno imbandito una tavola: tovaglie e mise en place come marchio di fabbrica della ristorazione che, a Palazzolo, rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia locale. Il sindaco li ha raggiunti ed ha solidarizzato con i ristoratori in protesta. A lui hanno consegnato una co pia del documento che hanno inviato a tutte le istituzioni, regionali e nazionali.
“Sette punti di per salvare i ristoratori di tutta Italia dal fallimento”, sintetizza il sindaco Gallo. Tra le richieste c’è la sospensione immediata di tutte le rate su mutui ipotecari, chirografari, prestiti personali e leasing, contratti sia per l’attività che a titolo personale. I ristoratori palazzolesi chiedono anche il sostegno integrale per il pagamento dei canoni di locazione dei locali sia per le attività che per le civili abitazioni dei ristoratori e per il pagamento delle utenze delle attività. E poi ancora l’azzeramento delle cartelle esattoriali pregresse; la copertura dei contributi Inps per tutto il periodo di emergenza; riconoscimento di un sostegno economico mensile legato al carico familiare e alle effettive esigenze personali e familiari ed infine un sostegno economico mensile per le esigenze personali e familiari del personale licenziato a causa delle restrizioni e che non fruiscono di cassa integrazione e disoccupazione. “Sono delle richieste legittime di gente che non vuole morire. Palazzolo non può morire, l’Italia non può morire”, dice ancora il sindaco Salvatore Gallo.