Rosolini dopo il caso positivo al Coronavirus, il sindaco: "Il sistema funziona ma valga da monito"

Si ricostruisce la catena dei contatti a Rosolini dopo il caso del 65enne risultato positivo al Coronavirus Covid-19 e ricoverato all’ospedale Umberto I di Siracusa. Il sindaco, Giuseppe Incatasciato racconta ore difficili, in costante contatto con le forze dell’ordine, le autorità sanitarie, i cittadini. “La situazione è sotto controllo- spiega il primo cittadino- e abbiamo verificato che il sistema di risposta funziona, tanto che i familiari del paziente sono stati sottoposti a tampone e alle misure del caso”. Secondo Incatasciato “i cittadini stanno comprendendo che non è un gioco. Rosolini inizia a rispondere bene alle regole. Non c’è un focolaio qui. Gli spostamenti delle persone sono continui, ovunque. E’ lo svantaggio dei giorni odierni. Non è possibile circoscrivere dove il virus sia stato contratto ma il fatto che i familiari siano stati in contatto con ambienti lavorativi e ludici riconduce che è bene al momento bisogna scongiurare qualsiasi tipo di spostamento se non più che motivato. Effettivamente- prosegue il sindaco- le misure sempre più stringenti rendono evidente che bisogna tenere il massimo della prudenza. Poteva essere fatto prima, magari in Lombardia, ma questo col senno del poi”.  Incatasciato ricorda come il quadro si sia evoluto in pochi giorni anche in termini di restrizioni imposte per chi proviene da altri luoghi d’Italia. “Il ricoverato è sottoposto ad una terapia più intensiva rispetto a quella casalinga. Non ho voluto creare allarmismo ma solamente ammonire i cittadini perchè si comprenda quanto sia importante attenersi alle norme. I familiari mi hanno rassicurato. Sono isolati e sotto monitoraggio”.