Rosolini. Furti e incendi d'auto, la catena che genera inquietudine: "più sicurezza"

C’è inquietudine a Rosolini dopo l’ennesimo atto incendiario ai danni di un rappresentante delle istituzioni. Ignoti hanno dato alle fiamme la fiat Punto di un ispettore dei vigili urbani. L’auto è andata completamente distrutta.
In precedenza “messaggi” intimidatori erano stati recapitati all’ex assessore comunale al lavori pubblici, Carmelo Di Stefano, ed alla consigliera comunale Tina Cicciarella. E ancora al presidente di Cna Rosolini e all’ex direttore generale del Comune, Piero Iemmolo.
Una catena che ha attirato l’attenzione degli investigatori, intenti a comprendere cosa stia accadendo a Rosolini. Dove ultimamente sono segnalati in crescita anche i furti in appartamento.
Il sindaco, Corrado Calvo, si è rivolto al prefetto Armando Gradone. Subito dopo le feste i due si incontreranno per studiare un “pacchetto” Rosolini. Intanto, negli ultimi giorni, intensificata la presenza di uomini delle forze dell’ordine.
Per garantire più sicurezza l’amministrazione sta anche studiando l’accensione di una ventina di occhi elettronici: telecamere poste nei punti nevralgici della cittadina per un maggiore controllo del territorio.
“Non esiste una regia unica per creare inquietudine, si tratta di piccoli delinquenti convinti di poter essere impuniti”, dice ancora il sindaco Calvo. Che però chiede con forza che i responsabili – alcuni, pare, già noti alle forze dell’ordine – “vengano assicurati alle patrie galere”.

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