Sac, Siracusa esclusa dal nuovo Cda: “ignorato” il nome del Libero Consorzio

Nel nuovo cda della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania non figura alcun rappresentante della provincia di Siracusa. Il Libero Consorzio Comunale, retto da Michelangelo Giansiracusa aveva proposto Agata Brugliarello, ex assessore e avvocato. Un’indicazione che non sarebbe stata tenuta in alcuna considerazione, come lo stesso Giansiracusa spiega non nascondendo una certa amarezza. “A distanza di mesi, finalmente, i soci della SAC stamattina si sono assunti l’onere di consegnare alla società aeroportuale più importante di Sicilia e tra le più importanti di Italia un management che possa operare con prospettiva di lunga durata-premette Giansiracusa -Scelta assunta dopo mesi di rinvii e assemblee inutilmente convocate che hanno dato la percezione di come certa politica ha inteso inserire il cda dell’aeroporto nel valzer delle nomine, subordinando l’esigenza di serietà e stabilità della società alle “spartizioni” da manuale Cencelli. La provincia di Siracusa, in qualità di socio, ha offerto agli altri soci una candidatura di spessore espressione della migliore società civile siracusana, nella persona dell’avvocato Agata Bugliarello, affinché potesse contribuire al rilascio di una infrastruttura determinante, anche con la gestione dell’aeroporto comisano, per la crescita e lo sviluppo di tutto il sud est. La candidatura non è stata presa in alcuna considerazione relegando l’ente provincia di Siracusa ad un ruolo marginale e senza alcuna rappresentanza”. La Provincia ha espresso, dunque, l’unica astensione registrata in assemblea, mentre gli altri soci hanno votato favorevolmente. Il presidente del Libero Consorzio augura “al nuovo cda buon lavoro con l’auspicio che ogni azione della società sappia coniugare utilità aziendali ed esigenze di crescita e promozione dei territori che gli aeroporti sono chiamati a servire. Approccio che dovrebbe ispirare, a maggior ragione, l’azione del management espressione di soci pubblici. La provincia di Siracusa eserciterà i poteri conferitigli dallo statuto e dalla legge attraverso il controllo e la proposta che sarà sempre volta alla crescita del territorio siciliano e, in particolar modo, del sud est siciliano”.
Sul tema interviene con toni duri la deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Campo, fortemente critica sulla nuova governance dell’aeroporto catanese di Fontanarossa decisa oggi dall’assemblea dei soci della Sac.
“Da mesi – dice Campo – la SAC è ostaggio delle solite trattative di potere. Un CdA scaduto, assemblee rinviate, decisioni congelate: non per migliorare gli aeroporti di Catania e Comiso, ma per spartirsi le poltrone. Il ‘rilancio’ tanto sbandierato è solo facciata: l’assetto della società è scritto nelle segreterie dei partiti di centrodestra, con un manuale Cencelli aggiornato alle esigenze della coalizione. Schema 3-1-1: tre posti del CdA a Fratelli d’Italia, uno al Movimento per l’Autonomia e, innanzitutto, la conferma dell’amministratore delegato, Nino Torrisi, in quota Forza Italia, o forse addirittura in quota Schifani. A questo schema, a caselle già riempite, anche Totò Cuffaro aveva avanzato delle pretese di partito, peccato per lui, che le coincidenze giudiziarie, che lo hanno travolto, mandando in fumo questo ramo di spartizione partitocratica”.
“La conferma di Torrisi – continua Campo – non è una scelta tecnica, ma l’ingranaggio di un equilibrio tra FdI, MPA, FI e le loro correnti. Altro che merito: lottizzazione pura, la stessa che ha invaso sanità, partecipate e ogni angolo dell’amministrazione regionale. Il commissariamento della Camera di commercio — principale azionista — completa il cortocircuito: chi dovrebbe controllare è controllato. Intanto Comiso resta un aeroporto fantasma: poche rotte, voli occasionali, nessun piano credibile per attirare vettori o sviluppare il cargo. La propaganda parla di miracoli, la realtà di un territorio che non decolla”.
“Le nomine in SAC. continua Campo avrebbero richiesto trasparenza, competenze e selezioni pubbliche. Invece il governo Schifani dimostra ancora una volta di usare infrastrutture strategiche come uffici di collocamento politico. Un danno per la Sicilia orientale, per le imprese e per chi crede in istituzioni al servizio dei cittadini, non delle correnti”.
“Tutto questo – conclude la deputata – mentre la situazione dell’aeroporto di Comiso resta sospesa fra dichiarazioni trionfalistiche da una parte e scalo limitato a pochi voli al giorno dall’altra. Nessuno può negare che i voli agevolati siano una boccata d’ossigeno per i residenti, ma restano misure emergenziali, non una strategia. Non esiste un vero sistema di rotte coerente, non esiste un piano pluriennale credibile per attrarre vettori solidi. Le nuove tratte sono spesso stagionali, occasionali, rivolte a bacini limitati e con orari poco funzionali al turismo. Sul versante cargo, poi, si continua a raccontare un progetto che esiste sulla carta da oltre dieci anni, rilanciato ciclicamente a ogni conferenza stampa ma senza risposte alle domande fondamentali: quali operatori saranno coinvolti, quale ruolo avrà l’area industriale iblea, chi beneficerà davvero di questo presunto hub logistico?”
Nel territorio, si registra la presa di posizione anche dell’Osservatorio Civico.” Siracusa, con il 25% della compagine azionaria, resta senza rappresentanti nel nuovo consiglio di amministrazione della Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania. Ricordiamo l’impegno – dichiarano il presidente Salvo Sorbello e la vice Donatella Lo Giudice – del primo presidente dell’Osservatorio Civico Aldo Garozzo, che rimarcava come nella Sac il 12,5% di quote era originariamente di proprietà della Camera di Commercio di Siracusa e successivamente confluita nel patrimonio della CCIAA del Sud Est e la stessa percentuale del 12,5% di quote sono di proprietà della Provincia Regionale di Siracusa.
Pensiamo ed auspichiamo che Siracusa, unico territorio escluso, debba far sentire alta e forte la propria voce”.