Salvataggio Isab Lukoil, nazionalizzata per un anno: le reazioni della politica

«Al governo nazionale e al ministro Adolfo Urso, in particolare, desidero esprimere il mio apprezzamento e plauso per la pronta soluzione adottata con il decreto che di fatto salva la Lukoil. Desidero dare atto al ministro Urso e alla compagine governativa di aver profuso ogni sforzo e di avere mantenuto gli impegni nella direzione della salvaguardia dell’importante polo industriale e soprattutto dei posti di lavoro. La Regione Siciliana farà la propria parte accanto al governo nel mettere in atto tutte quelle misure e iniziative volte ad agevolare e garantire la sopravvivenza dell’impianto e i livelli occupazionali a rischio». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a seguito del provvedimento adottato ieri sera in Consiglio dei ministri.
“Un intervento tempestivo e deciso che tutela l’interesse nazionale e mette in sicurezza un asset strategico per l’economia siciliana e nazionale” così Nino Minardo, presidente della Commissione difesa della Camera ha commentato il decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che prevede un commissario, l’esercizio del golden power e fondi per salvare l’Isab-Lukoil di Priolo.
“Il decreto legge approvato dal Cdm – spiega Minardo – oltre a salvare Isab-Lukoil mette in sostanziale sicurezza l’intero petrolchimico di Priolo ed evita un disastro occupazionale senza precedenti. Adesso però è importante non abbassare l’attenzione sul petrolchimico, la messa in sicurezza deve essere la premessa necessaria ad una nuova strategia di rilancio e sviluppo” conclude.
“Finalmente Roma ha battuto un colpo riconoscendo agli impianti Isab – Lukoil e a tutta l’area industriale di Siracusa la centralità e la strategicità che meritano”. A dirlo è Filippo Scerra, parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle dopo la decisione del Governo nazionale di porre in amministrazione temporanea gli impianti di Priolo per 12 mesi (prorogabile per altri 12).
“Già con il governo Draghi – ricorda il parlamentare – avevamo chiesto di valutare una serie di interventi per scongiurare la situazione che si è venuta a creare, operando in maniera simile a quanto avvenne nel 2011 in occasione della crisi libica con Tamoil Italia.”
Un pressing costante da parte del M5S che a fine aprile aveva rivolto un primo appello al Presidente del Consiglio Draghi per mettere in luce le problematiche del triangolo industriale siracusano, mentre a giugno avevano richiesto un incontro al Presidente Draghi e ai Ministri del Mise e del Sud, Giorgetti e Carfagna, sempre per trovare soluzioni volte non solo a tutelare quest’area industriale, ma anche per rilanciare l’economia di questo territorio
Un’azione politica culminata un paio di giorni fa con un’interpellanza al Governo proprio da parte di Scerra con cui si chiede al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, se “stia valutando di intraprendere nel breve periodo non solo una politica industriale tesa a trovare soluzioni per la crisi contingente, ma anche di promuovere una politica di investimenti per la riqualificazione, rigenerazione e riconversione del polo industriale di Siracusa nella direzione di una transizione sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico e che preveda oltre a finanziamenti pubblici adeguati, anche uno snellimento delle procedure burocratiche autorizzative.”
«Arriva il commissariamento per la Isab di Priolo: il decreto legge, che dispone l’amministrazione fiduciaria delle raffinerie siciliane che fanno capo indirettamente alla russa Lukoil, è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Esprimo gratitudine al governo nazionale per la continua collaborazione e la tempestiva risoluzione del problema. Domenica a Catania, con il governatore Schifani e l’assessore Falcone, incontreremo il ministro del Mimit, Adolfo Urso, per continuare a lavorare su questo importante e delicato problema che coinvolge numerose famiglie siciliane. Una vicenda che sta a cuore al presidente della Regione e a tutta la Giunta. Siamo costantemente al lavoro con Roma per evitare la “bomba sociale” che la chiusura dello stabilimento provocherebbe sul territorio». Lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo.
“La risoluzione della crisi Isab-Lukoil è stata frutto di un lavoro svolto in sinergia con il senatore Antonio Nicita che ha permesso di salvaguardare il futuro di migliaia di famiglie” evidenzia invece Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico. “La proposta di legge, avanzata dal senatore Nicita in un emendamento depositato presso la Commissione Bilancio del Senato al decreto Aiuti Quater, ha trovato sostegno e approvazione da parte del Consiglio dei Ministri e prevede l’amministrazione fiduciaria temporanea da parte dello Stato. Siamo soddisfatti della scelta del Governo di utilizzarla per tutelare i livelli occupazionali e salvare oltre 10 mila lavoratori”.
Superata la crisi, per Spada è tempo di pensare al futuro del polo petrolchimico siracusano: “Adesso occorre rilanciare il triangolo industriale – spiega il deputato regionale – mettendo nelle condizioni le imprese che insistono al suo interno di svilupparsi e creare nuovi posti di lavoro. Bisogna altresì garantire la tutela ambientale del territorio su cui sorgono le industrie e dei cittadini che vi abitano. Il prossimo passo deve riguardare necessariamente il depuratore consortile IAS che rischia di mettere nuovamente in ginocchio il polo industriale a causa della continua distrazione sull’argomento da parte del Governo regionale”.
“Benissimo il decreto legge in Consiglio dei ministri”, esulta il primo dei non eletti all’Ars per Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, pronto a subentrare in Regione a Luca Cannata. “Esprimo il mio apprezzamento per il lavoro e l’impegno che il Governo Meloni sta profondendo sulla vicenda Lukoil di Priolo”, dice Michela Grasso, candidata sindaco di Priolo per le amministrative 2023 con una lista civica. “Auspico che il provvedimento sia sufficiente al superamento di tutte le criticità e che nello stesso tempo questa sia l’occasione dalla quale ripartire con una visione che comprenda un piano di rilancio di tutto il polo industriale”.