Sanità nella zona sud: il caso Pachino scuote la politica regionale

Si muove anche la politica regionale dopo l’allarme sociale a Pachino e Portopalo legato al sospetto di carenze nell’assistenza sanitaria. Il deputato Ars Carlo Gilistro (M5s) ha contattato l’assessore regionale alla salute, Giovanna Volo. “Il caso di Pachino, mi ha assicurato, verrà trattato nel corso di un tavolo tecnico regionale, già convocato, e dedicato al tema della carenza di personale medico, in Sicilia come nel resto d’Italia”, spiega Gilistro. L’esponente pentastellata ha proposto due soluzioni che potrebbero fare recuperare alla zona sud della provincia il gap di assistenza e strutture sanitarie che affonda le sue radici in decenni di malapolitica. “Da medico prima ancora che da deputato, ho suggerito il ricorso a personale infermieristico specializzato in primo soccorso per sopperire alla ormai cronica carenza di camici bianchi. I presìdi non rimarrebbero così sguarniti o attivi in regime orario che poco si sposa con le emergenze. A questo aggiungiamo un massiccio ricorso alla telemedicina, soprattutto nei centri svantaggiati, collegando i pte ed i pta con i reparti più attrezzati degli ospedali centrali. Riusciremmo così – dice Gilistro – ad andare oltre l’emergenza, potendo offrire ai cittadini di Pachino e Portopalo, ma non solo, una sensazione di sicurezza sanitaria che oggi manca. L’assessore Volo ha condiviso pienamente questo nuovo modo di affrontare la grave crisi sanitaria. Quanto prima in Commissione Sanità porterò un programma di investimenti per la telemedicina e sarà mia cura fornire una prima bozza operativa, con i centri del siracusano pilota nella sperimentazione”.
Anche il deputato regionale Tiziano Spada (Pd) segue il caso da vicino. “Non è possibile che manchino i servizi essenziali in un presidio di assistenza che dovrebbe tutelare non solo i pachinesi ma anche gli abitanti della vicina Portopalo e i turisti che ogni anno accorrono da tutto il mondo. Questo territorio non può essere abbandonato”, ha detto incontrando i consiglieri comunali che occupano da ieri sera l’aula comunale, in segno di protesta. “La prassi istituzionale ha fatto il suo corso: adesso servono gesti forti per scuotere le coscienze di chi, per anni, ha tralasciato i bisogni dei cittadini. Per questo sono qui – ha concluso Spada – non solo per dare solidarietà ma per schierarmi in prima persona a fianco di chi chiede solo quello che gli spetta di diritto, in attesa di un intervento concreto da parte dei vertici dell’Assessorato alla Salute”.