Sanità, Pnrr: “Nessuna opera definanziata e liberate risorse per 2,2 mln di euro”

“Nessun intervento definanziato. Le delibere del 9 ottobre dell’Asp dicono altro”. Il chiarimento arriva dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Alessandro Caltagirone che puntualizza innanzitutto che “le deliberazioni in questione riguardano una rimodulazione tecnica delle fonti di finanziamento che consente di garantire integralmente l’esecuzione delle opere con fondi statali ex articolo 20 della legge 67/88, liberando al contempo risorse aziendali per circa 2,2 milioni di euro. Gli interventi oggetto delle delibere riguardano le Case della Comunità di Melilli, Siracusa HUB e Rosolini e gli Ospedali di Comunità di Pachino e Noto, tutti confermati e in fase di attuazione secondo i cronoprogrammi contrattuali”.
“Mi dispiace- aggiunge Caltagirone- se le delibere siano state poco chiare e abbiano generato incomprensione, probabilmente a causa dei tecnicismi presenti nei testi. A qualcuno è sembrato che si trattasse di definanziamenti o rallentamenti degli interventi, ma si tratta di interpretazioni infondate: tutti i progetti-ribadisce il general manager dell’Asp- restano confermati e pienamente finanziati”.
L’assessorato regionale della Salute, stando alle garanzie dell’Asp, ha colto la necessità di sostenere le azioni dell’Asp e conseguentemente intervenire con i fondi ex art. 20. Sarà così possibile coprire interamente gli investimenti senza gravare sul bilancio aziendale. Le tempistiche di completamento dei lavori, infatti, non dipendono dalla fonte di finanziamento, ma dai contratti stipulati con le imprese, che restano pienamente vincolanti e in corso di esecuzione”. Poi Caltagirone torna sul punto. “Provo dispiacere –ribadisce Caltagirone – se qualcuno abbia voluto leggere in questa attività di rimodulazione un segnale di inefficienza. Al contrario, il nostro obiettivo è uno solo: migliorare e potenziare le strutture sanitarie del territorio, per poter erogare più servizi e in modo sempre più capillare. È un percorso complesso, in salita, ma che porteremo a compimento entro marzo 2026. Da quel momento in poi – conclude il direttore generale – avvieremo progressivamente nuovi servizi nelle Case e negli Ospedali di Comunità e all’interno dei presidi ospedalieri come quello di Noto che sta subendo un complesso intervento di miglioramento sismico. Chiediamo a tutti-conclude il direttore generale- sostegno e pazienza in questa fase di intenso lavoro dei nostri servizi tecnici, in cui stiamo contemporaneamente realizzando le nuove strutture e garantendo ogni giorno la continuità dei servizi sanitari”.