Scuola in dad nel siracusano, decisiva l’Asp: “contagio elevatissimo, specie tra i giovani”

A dare il via libera al ricorso alla dad per la ripresa dell’anno scolastico a Siracusa e nella quasi totalità dei Comuni della provincia, è stato il richiesto parere tecnico-sanitario fornito dall’Asp. Con quella relazione, i sindaci hanno potuto far valere quanto stabilito nell’articolo 2 dell’ordinanza regionale numero 1, ovvero il potere di ordinare il ricorso alla didattica a distanza in quanto zona arancione. Nel resto della Sicilia, da domani si torna invece in classe in presenza.
Il referente del Gruppo Covid dell’Asp di Siracusa – su richiesta del sindaco del capoluogo – specifica che nella città di Archimede “anche nell’attuale settimana di riferimento” il numero dei nuovi contagi “è elevatissimo”. E fornisce il dettaglio: “precisamente 1.797 con un tasso d’incidenza cumulativo pari a 1.522 per 100mila abitanti” quando la soglia di allerta è di 250 per 100mila abitanti.
L’Asp conferma il quadro che, sul finire della settimana scorsa, aveva portato all’adozione del provvedimento regionale di zona arancione. La situazione del contagio, anzi, è “peggiorata” annota il dottore Ugo Mazzilli, responsabile del Gruppo Covid, “avendo accertato che la diffusione del virus in tutta la provincia sta prevalentemente colpendo le fasce di età giovanile con focolai e cluster importanti”.
Una specifica di questo tipo dovrebbe, di rimando, convincere i genitori della necessità di tenere i figli lontano da occasioni di assembramento e feste, il più possibile. Altrimenti sarà stato inutile questo ricorso supplementare alla didattica a distanza, come anche la sicurezza prossima delle lezioni in presenza. I ragazzi delle superiori dovrebbero avere già animo e coscienza per comprendere la situazione e fare la cosa giusta. Ancora una volta, il caro e vecchio buon senso è di splendida attualità.