Scuole aperte o chiuse? Decisione per Noto nel fine settimana: divisi insegnanti e dirigenti

Il quesito è da giorni al centro di discussioni infinite: scuole aperte o da chiudere in zona rossa? Le famiglie e molti insegnanti sarebbero per la prosecuzione della dad, i dirigenti scolastici invece parlano di scuole sicure. Una posizione che trova il conforto dell’assessore regionale Lagalla che, con un video sui social, ha spiegato come ad oggi non ci siano le condizioni per tornare a chiudere le scuole in Sicilia. Non esclude, però, che -in caso di peggioramento della curva del contagio – si possa decidere di rivedere quella che è la linea adottata al momento. Lo aveva anticipato il presidente Musumeci, anche lui si è detto pronto a chiudere le scuole se – alla data del 31 gennaio – i numeri del covid rimarranno sulla soglia di allarme.

I sindaci da giorni vengono compulsati da mille richieste ed hanno il loro bel daffare nello spiegare perchè non spetta alla loro autonomia decisionale ogni valutazione in merito. A Noto, dove in questa prima settimana di ripresa della didattica a distanza non sono mancate le polemiche e le classi vuote per scelta delle famiglie, il primo cittadino Corrado Bonfanti ha fatto sapere che riceverà dall’Asp, sabato, una analisi dettagliata della situazione. “Una ulteriore verifica sui dati settimanali, per comprendere se le scuole a Noto possono stare aperte o servono provvedimenti restrittivi. A quella decisione mi atterrò”. Gli insegnanti hanno chiesto al sindaco di valutare la chiusura (così come i genitori, ndr), i dirigenti scolastici invece ritengono le scuole sicure. Ogni decisione rimandata alle indicazioni del Dipartimento di Prevenzione.
Settimana prossima, poi, sarà nuovamente allestito a Noto il drive in dei tamponi rapidi, per una giornata di screening sulla popolazione scolastica.