Scuole sempre meno “sicure”: fondi dal Miur, “la ex Provincia presenti subito istanza”

Distacchi di cornici ed intonaci, cedimenti di controsoffitti: purtroppo anche nelle scuole della provincia di Siracusa diventano ricorrenti gli episodi. Gli studenti sono scesi in piazza per chiedere più sicurezza nelle aule e nei corridoi degli edifici che li ospitano per sei ore al giorno. “Basta col refrain del ‘non abbiamo fondi’. Comuni ed ex Provincia Regionale possono intervenire grazie al piano straordinario di prevenzione del Ministero dell’Istruzione. Potrà contare su uno stanziamento di 65,9 milioni di euro, fondi da assegnare agli enti locali proprietari di immobili pubblici adibiti ad uso scuola per la verifica della solidità delle strutture”. A darne notizia è il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s).
“Il bando di finanziamento, pubblicato sul sito del Miur, prevede due linee di intervento. La principale per le indagini diagnostiche che permetteranno di conoscere lo stato di salute degli edifici scolastici. Poco meno di 26 milioni di euro serviranno per finanziare gli eventuali interventi urgenti di messa in sicurezza delle strutture, dopo le verifiche. In particolare, il 70% delle risorse sarà riservato a Comuni o alle Unioni di Comuni, mentre la restante parte sarà ad appannaggio di Province e Città Metropolitane”, spiega Ficara.
“I Comuni siracusani e la ex Provincia Regionale devono fare in fretta: devono presentare la loro istanza entro le 15.00 del 29 novembre 2019. Non c’è tempo da perdere, la sicurezza non si fa a parole ma con i fatti. Alla luce dei tanti problemi recentemente emersi sulle condizioni di molte scuole siracusane, non presentare domanda per accedere alla misura sarebbe due volte grave. Nessuno deve dormire su questa tema. Mi aspetto che soprattutto la ex Provincia Regionale dia un segno. Capisco le difficoltà degli uffici e del personale, e sono loro vicino, ma anche i cittadini si attendono segnali. E questo sarebbe uno particolarmente importante”, l’invito del deputato Paolo Ficara (M5s).
Le domande saranno selezionate sulla base dei seguenti criteri: vetustà degli immobili, con particolare riferimento agli edifici costruiti prima del 1970, zona sismica, popolazione scolastica coinvolta, tipologia costruttiva dei solai, assenza di finanziamento negli ultimi cinque anni per interventi strutturali o per indagini diagnostiche, eventuale quota di cofinanziamento.
Queste somme sono parte di interventi maggiori, ma sono soldi messi subito a disposizione per indagini strutturali sugli edifici.

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