Tavolo al Mimit, Legambiente chiede di partecipare: “Stop a modello industriale senza futuro”

L’inserimento di Legambiente tra i componenti dei tavoli promossi dal MIMIT, il ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla questioni legate al destino della zona industriale di Siracusa. La richiesta parte dall’associazione ambientalista, che scrive al ministro Aldolfo Urso ed al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani per chiedere la partecipazione agli incontri promossi all’indomani dell’ordinanza del Tribunale del riesame di Roma che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale della legge “salva Isab/Ias” in ordine alla propria competenza rimettendo gli atti alla Corte costituzionale.
Sullo sfondo una complessa vicenda giudiziaria che l’associazione ricorda di aver seguito fin dall’inizio anche intervenendo quale persona offesa nel procedimento penale per disastro ambientale ancora in corso dinanzi al Gip di Siracusa. “Quando lo scorso luglio lo stesso Gip non ha autorizzato la prosecuzione del trattamento dei reflui industriali da parte del depuratore, “disapplicando” il decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy del 12 settembre 2023 contenente le misure di bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e la tutela della salute e dell’ambiente-ricorda l’associazione ambientalista- Governo e aziende del petrolchimico hanno impugnato il provvedimento innanzi al Tribunale del riesame di Roma. Ecco perché la vicenda del depuratore consortile IAS è strettamente connessa al destino dell’intero polo petrolchimico e alla sua indifferibile riconversione ecologica; ed ecco perché -prosegue Legambiente -l’associazione vuole offrire il proprio punto di vista e contributo nell’ambito dei tavoli ministeriali “IAS” e“Versalis”: abbandonare un modello industriale che non ha più futuro a favore della Giusta Transizione”. Legambiente ritiene che “le scelte industriali che dovranno essere attuate nel siracusano siano un banco di prova della capacità del governo italiano e delle istituzioni regionali e locali di dotarsi finalmente di una politica industriale che offra nuove opportunità occupazionali, in cui giustizia ambientale e sociale trovino la sintesi. Una prospettiva che per realizzarsi ha bisogno del massimo coinvolgimento dei protagonisti istituzionali e sociali che operano sul territorio”. L’associazione ambientalista si sofferma anche su altri aspetti, evidenziando che altre realtà siciliane, come Milazzo e Gela, attendono ancora di essere riconvertite, alla stregua di quanto accaduto per Termini Imerese e altre aree industriali dismesse, anche di minore entità, che “potranno trovare opportunità di rilancio negli impianti a servizio dell’economia circolare e nell’ implementazione delle catene di approvvigionamento delle tecnologie a servizio delle energie rinnovabili, anche attraverso il supporto dei porti siciliani, così come avverrà a partire dal Porto di Augusta-conclude Legambiente- con lo sviluppo della cantieristica navale per la produzione di energia eolica in mare.”




Nuovo ospedale di Siracusa, proroga per il commissario Guido Monteforte

Dal Consiglio dei Ministri arriva la proroga dei termini per il completamento del nuovo ospedale di Siracusa. La scadenza del metodo commissariale slitta al 31 dicembre 2025. Conseguentemente viene esteso l’incarico del commissario straordinario Guido Monteforte. A darne notizia è il parlamentare Luca Cannata (FdI).
Il progetto del nuovo ospedale prevede un investimento complessivo di 372 milioni di euro. La copertura finanziaria è stata garantita attraverso l’assegnazione di 300 milioni di euro con fondi ex art. 20 legge 67/88 e 48 milioni assicurati dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa. Ulteriori 24 milioni di euro sono stati stanziati per coprire l’aumento dei costi legato all’aggiornamento del prezziario regionale per le opere pubbliche in Sicilia. “Il governo ha lavorato attivamente per assicurare al territorio un ospedale moderno e adeguato alle esigenze sanitarie della comunità”, sottolinea il vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera. “Avevo già comunicato al commissario l’intenzione di proseguire con lui per offrire una struttura sanitaria completa e moderna per il territorio nel più breve tempo possibile e la sua conferma ha come obbiettivo di portare a termine la realizzazione dell’opera superando con lui le difficoltà burocratiche e operative”.
L’opportunità di una proroga per Monteforte era stata indicata anche dall’opposizione, con il parlamentare Filippo Scerra (M5S). “Ha dimostrato competenza e caparbietà in scelte difficili, assunte con guida sicura ed in spirito di leale collaborazione con tutta l deputazione politica siracusana proprio come il ruolo e la vicenda richiedono”, dice l’esponente pentastellato insieme al deputato regionale Carlo Gilistro. Proprio Filippo Scerra era stato recentemente autore di una apposita iniziativa legislativa per la proroga del commissario Monteforte. “Adesso bisogna concentrare ogni attenzione sul tempo perduto da recuperare per arrivare velocemente all’approvazione del progetto definitivo, in modo da permettere al commissario straordinario di aprire la fase che condurrà all’attesa cantierabilità dei lavori di costruzione. Terremo gli occhi ben aperti per evitare sorprese dell’ultimo minuto che possano, ancora una volta, allontanare il traguardo dovuto ai siracusani”, le parole di Scerra e Gilistro.
Saluta con favore la proroga anche l’ex referente provinciale della Lega, Vincenzo Vinciullo che sottolinea la celerità della nomina. “Siamo contenti e chiediamo con forza che si proceda ora, finalmente, alla realizzazione del nuovo nosocomio”, il commento dell’Osservatorio Civico di Salvo Sorbello. “Inaccettabile – ricorda – che Siracusa rimanga l’unico capoluogo della Sicilia a non disporre di un ospedale di recente costruzione”.
Al momento, nessun commento da parte del commissario Monteforte che preferisce attendere l’atto formale prima di ogni dichiarazione.




Approvata la mozione sulla carenza di organico della Municipale, salta quella sulle ciclabili

Manca il numero legale al momento della votazione sulla mozione della IV Commissione avente ad oggetto “Piste ciclabili e mobilità sostenibile nel territorio comunale” ed il Consiglio comunale tornerà in aula domani sempre alle 10.
Dei punti all’ordine del giorno, il Consiglio ha approvato la proposta di riconoscimento di un debito fuori bilancio di 9.600 euro, portato da un provvedimento giudiziario esecutivo per interessi moratori non opposti e relativi ad opere pubbliche di Protezione civile. Al dibattito che ha preceduto la votazione hanno dato il loro contributo i consiglieri Zappalà, Scimonelli, Cavallaro, Burti, Aloschi, Messina e l’assessore Consiglio.
I proponenti Zappalà e Barbone hanno invece ritirato il loro ordine del giorno sui debiti fuori bilancio dell’Ente, per i quali i due consiglieri avevano chiesto la totale ricognizione insieme a quella delle cause legali in corso di definizione. Il punto sarà calendarizzato al prossimo Consiglio.
L’aula ha successivamente approvato la mozione del gruppo di FdI sulle problematiche del controllo e della sicurezza stradale alla luce delle carenza di personale di Polizia municipale rispetto alle esigenze del territorio. Illustrata in aula da Paolo Cavallaro e Paolo Romano, e successivamente approvata dal Consiglio, la mozione impegna l’Amministrazione ad incrementare il numero delle unità effettive in servizio presso il Corpo di Polizia municipale, atteso che quelle attuali non superano le 100 unità, a fronte della necessità quantizzata in almeno 150/200 unità in organico; ad adottare ogni azione amministrativa utile ad accrescere il numero delle unità di categoria C; a dare priorità, nel Piano del fabbisogno, all’assunzione di personale di Polizia municipale, prevedendo una maggiore percentuale di assunzioni nel Corpo rispetto agli altri uffici e servizi. Al dibattito d’aula hanno dato il loro contributo i consiglieri Bonafede, Greco, e Zappalà; il comandante della Municipale Blasco e l’assessore Consiglio. Quest’ultimo, a proposito del potenziamento dell’organico, ha ricordato gli interventi fatti questo anno: il passaggio da ausiliari ad agenti di 12 unità; l’assunzione di 7 agenti attingendo alle graduatorie di altri Comuni; l’assunzione di 5 unità a tempo determinato. Nel Piano del fabbisogno del prossimo anno l’Amministrazione ha previsto l’assunzione di altre 14 unità.
La mozione della IV Commissione consiliare, illustrata dal suo presidente Angelo Greco, affrontava la problematica delle piste ciclabile, elencando quelle che secondo i Consiglieri sono le principali criticità. Dopo la fase dibattimentale, alla quale hanno dato il loro contributo i consiglieri Bonafede, Cavallaro e Romano, al momento della votazione è caduto il numero legale.
Sulle piste ciclabili non si è fatta attendere la reazione dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro e Paolo Romano. “Sono una realtà. – dicono – Chi pensa di rimuoverle non conosce i vincoli contabili e ignora che le stesse facciano parte del PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile) approvato dal consiglio comunale. – sottolineano Cavallaro e Romano – Nessun pregiudizio verso le ciclabili, abbiamo però sempre contestato le tempistiche, visto che bisognava prima dotare la città di adeguati parcheggi, dentro e all’entrata e uscita dalla città, e di un servizio di trasporto urbano efficiente. Abbiamo provato, con un Odg proposto dal consigliere Cavallaro in quarta Commissione, a migliorare le ciclabili esistenti, evidenziando una serie di criticità che le rendono insicure, proponendo l’ istituzione di un capitolo di bilancio specifico per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse. – continuano – Siamo lieti che si sia aperto un dibattito importante a cui hanno contribuito diversi consiglieri, che ringraziamo, e che la commissione abbia approvato la mozione oggi sottoposta all’approvazione del consiglio comunale. Durante la discussione, però, è caduto il numero legale, per la sopravvenuta assenza di diversi consiglieri di maggioranza che non hanno garantito il mantenimento del numero legale, costringendo il Presidente ad aggiornare a domani la seduta. Ci auguriamo sia una casualità e non la difesa di un sistema di piste ciclabili che sono chiaramente in più parti insicure, prive di adeguata manutenzione, e inutilizzate”, concludono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.
Duro il commento del gruppo consiliare del Partito Democratico sulla caduta del numero legale in Consiglio comunale. “Il Pd condanna il comportamento della maggioranza del Consiglio comunale, incapace di mantenere il numero legale in aula. Domani il Consiglio comunale tornerà a riunirsi in aula sulla mozione della IV commissione in seconda convocazione. Oggi i gruppi di maggioranza hanno scelto di scrivere una brutta pagina della storia della città, una pagina fatta di irresponsabilità e di incapacità di governo. Non comprendiamo come una maggioranza che non riesce a tenere i numeri in aula possa pensare di amministrare una città. Domani il gruppo consiliare del Pd tornerà in aula perché vogliamo dare il giusto peso al consiglio comunale e al ruolo che ricopriamo ogni giorno. Chiediamo ancora una volta che quanto accaduto oggi non ricapiti più: essere consigliere è una scelta e non un obbligo, fare politica è una scelta. Non è più accettabile tornare in aula perché non si è in grado di mantenere i numeri in aula. Chi guarda il consiglio deve vedere donne e uomini al lavoro per la città con passione e spirito di sacrificio, ci auguriamo che mai nessuno abbia voglia di cambiare canale. Domani saremo in aula non solo per la mozione e per il lavoro della commissione ma anche e soprattutto per il ruolo che ricopriamo e da cui non vogliamo sottrarci”.




L’incidente e poi la violenza urbana, la Polizia indaga sulla folle notte in viale Algeri

L’ennesimo indicente stradale, poi un’esplosione di violenza urbana. Lasciano senza parole le sequenze riprese nella notte tra sabato e domenica scorsi in viale Algeri, a Siracusa. E’ da poco passata la mezzanotte, quando avviene uno scontro in strada tra uno scooter e un’auto. Ad avere la peggio, il giovane alla guida del mezzo a due ruote. Per prestare soccorso, si allerta il 118 che arriva in pochi minuti. Il conducente del mezzo a due ruote, un sedicenne, avrebbe riportato la rottura della mandibola.

Nell’attesa, scoppia il pandemonio. Si crea un capannello a bordo strada, attorno ai feriti. Sono probabilmente gli amici con cui stavano trascorrendo la serata. I toni sono accesi. Urla, spintoni, minacce. Alcune persone vengono tirate a forza fuori dall’auto coinvolta nel sinistro. Due ragazzi salgono a bordo del loro scooter e investono di proposito una terza persona. Dolorante scappa a piedi, inseguito e raggiunto viene preso a calci anche mentre si trova a terra. Qualcuno gli scaglia contro un telefono.
Solo la sirena dell’ambulanza invita qualcuno a lasciare la zona ed allontanarsi, mentre chi resta sul posto invita a gran voce i soccorritori a darsi una mossa. Le immagini qui si interrompono. Poco dopo arriverà anche la Polizia che sta curando le indagini. Poche, al momento, le notizie sulle condizioni delle persone rimaste ferite. Su ogni aspetto, non solo l’incidente, sono in corso accertamenti da parte degli investigatori.




E se chiudesse la zona industriale? La paura di cui non si parla. “Impianti ormai fermi al 60%”

Pensare che il polo petrolchimico di Siracusa possa fermarsi, da qui a breve, pare non essere più solo operazione di fantasia. La crisi sistemica avanza e gli impianti rallentano la produzione. “Non è operazione di terrore dire che non c’è mai stato un momento così difficile e complesso per l’industria siracusana”, dice Andrea Bottaro, segretario regionale della Uiltec Sicilia. “Nelle segrete stanze del potere, lo dicono e lo sanno tutti. Ne sono convinte anche le stesse azienda. Non so se, a questo punto, il finale è scontato. Nel caso, dobbiamo lottare per far si che non sia ineluttabile”.
Difficile, però, quando il grosso dell’opinione pubblica non ha neanche compreso il problema. Di più, che possa chiudere l’area industriale di Siracusa, nessuno ci crede. “Il 60% degli impianti oggi è fermo. E non era mai accaduto”, è il dato svelato da Bottaro. “Come guardare così al futuro con serenità? Io sono preoccupato. Si fermano gli impianti, si fermano i lavoratori, si fermano gli stipendi e si ferma l’economia”.
Chiude la zona industriale? “Meglio per l’ambiente e facciamo turismo”, è la risposta a memoria di molti. Ma rispondere così significa ignorare la realtà. Il turismo rappresenta, quando va bene, l’8% del Pil siciliano; il polo industriale siracusano il 56%. Dove c’è economia, c’è occupazione. Occupazione significa stipendi, capacità di spesa nelle attività locali ed economia che gira. Se si ferma l’economia che gira, si ferma tutto. Altro che investimenti nel turismo. “Guardate cosa è successo a Gela. Andate a vedere con i vostri occhi come oggi tutti rimpiangono l’industria e quello che dava. Inclusi quelli che hanno festeggiato per la presunta svolta del territorio che, oggi, a distanza di anni, risulta solo più povero”, spiega pacato ma fermo il segretario regionale della Uiltec.

Siracusa destinata a fare la fine di Gela? “Si, se non si comprende che la crisi non è solo un problema di chi ci lavora, degli operai. Piaccia o meno – dice Andrea Bottaro – l’area industriale è il cuore dell’economia provinciale. Il momento più difficile dell’industria può dare un colpo letale al nostro sistema sociale. Se si chiude, l’effetto domino sarà di proporzioni difficili da immaginare. Stiamo cercando di far comprendere la gravità della situazione, mai come oggi così vicini alla fine. E siamo impreparati. Ho paura – aggiunge il sindacalista – che neanche a Roma abbiano percezione esatta della gravità del problema. Idem la Regione, addirittura gravemente assente all’ultimo confronto. Eppure anche il ministro Urso ha sottolineato che la vertenza è nazionale e non un mero fatto locale. Giorno 13 dicembre saremo di nuovo a Roma, al Ministero. E chiederemo aiuto anche a Santa Lucia”.
Si riparte dal paradosso: si discute tanto dell’unica azienda (Eni Versalis) che ha presentato un piano industriale con investimenti in Sicilia per due miliardi. Tutto attorno, però, è silenzio anche negli annunci. Quali sono i piani futuri delle grandi aziende presenti nel polo industriale di Siracusa? Saranno i l oro impianti compatibili con i nuovi Versalis? Interrogativi che allungano le fibrillazioni. “Serve un tavolo ministeriale sulla zona industriale siracusana, nel suo complesso. Non possiamo continuare ad affrontare la situazione a pezzi separati. Il polo petrolchimico è come un unico organismo, interdipendente. Rispetto alla mossa di Versalis, cosa fanno le altre aziende per rimanere in produzione?”.

La golden power? Operazione di immagine.




Pallavolo, la Paormar conquista la prima vittoria in trasferta: 3-1 contro Tonno Callipo

Nella settima giornata del campionato di Serie B maschile, la Paomar Volley ritorna alla vittoria sul campo ostico di Vibo Valentia imponendosi su una giovane e audace Tonno Callipo per 3 a 1. Un successo esterno, il primo dei ragazzi di mister Peluso, per niente scontato considerata la capacità finora mostrata dei padroni di casa di fare del fattore campo uno dei principali punti di forza. Tre delle quattro vittorie della formazione di mister Piccioni sono state conquistate proprio tra le mura amiche, come quella contro la quotata Aquila Bronte. Nonostante l’entità dei parziali, la sensazione è che la Paomar abbia avuto in mano il pallino del gioco per la maggior parte delle frazioni dell’incontro e che anche quando sotto sia riuscita sempre a tener alta la testa. Pappalardo e compagni con una reazione d’orgoglio cancellano così il difficile avvio di campionato e ripartono con fiducia per una nuova fase di stagione.
Ci sono volute alla Paomar più di due ore di gara e quattro set per portare a casa l’intera posta in palio e raggiungere una vittoria da tre punti che dà soddisfazione all’impegno profuso negli allenamenti e fiducia in un gruppo sempre più coeso e battagliero. Prossimo incontro a Solarino contro Rossopomodoro Volo Palermo, reduce della sconfitta casalinga con Papiro Volley Fiumefreddo, la seconda consecutiva per i ragazzi di mister Ferro. Sabato prossima è richiesta alla formazione dei Carpinteri massima concentrazione e continuità per bloccare le velleità di riscatto dei palermitani e dare una chiara svolta alla stagione.
Le parole di mister Mirko Peluso, head coach della Paomar, come sempre coadiuvato dal suo secondo e scoutman Egidio Emmi e dal Ds Salvo Trombetta:“sapevamo della difficoltà della partita, un campo ostico visto che Vibo Valentia in casa ha fatto sempre punti. La partita è stata molto combattuta; e noi siamo stati bravi soprattuttoquando, nel primo parziale e a tratti anche nell’ultimo, eravamo sotto nel punteggio, siamo riusciti a riprendere e poi portare a casa il set. È stata una gara in cui è emersa la voglia dei ragazzi di fare bene e di dimostrare il valore che effettivamente hanno e che fino ad oggi non erano riusciti sempre a dimostrare in pieno.Siamo stati molto bravi a crederci e a tirare fuori la grinta nei momenti decisivi dei set. Un risultato che sicuramente ci dà animo e ci permette di tornare in palestra lunedì in modo più sereno per preparare al meglio la prossima con Palermo”.




Pallanuoto, l’Ortigia cade malamente a Roma: finisce 14-12

L’Ortigia esce sconfitta dalla piscina dell’Olympic Roma e spreca l‘opportunità di agganciare il sesto posto. Per la squadra di Piccardo una prova poco positiva. I biancoverdi, sin dal primo tempo, mostrano di avere nelle gambe le scorie della fatica europea di giovedì; i romani, invece, hanno il merito di sfruttare le difficoltà avversarie soprattutto sulla marcatura al centro, riuscendo a pareggiare l’iniziale vantaggio di Cassia e a portarsi addirittura avanti. Gli uomini di Piccardo faticano ma trovano il pari con Kalaitzis, ancora in superiorità. Un copione che si ripeterà fino a metà gara, chiusa sul 6-6, con i capitolini capaci di andare ogni volta a +1 e i biancoverdi sempre pronti a rispondere sfruttando molto bene l’uomo in più. Nella terza frazione, il match sembra prendere una piega precisa, con l’Ortigia che realizza un parziale di 3-1 (gol di Carnesecchi e doppietta di Inaba), e si porta per la prima volta sul doppio vantaggio. I biancoverdi, però, arrancano in fase difensiva e sprecano troppo in avanti, subendo così il ritorno dei romani, che riescono nel finale di tempo a pareggiare (10-10) con l’ex Mirarchi. Negli ultimi otto minuti, l’Ortigia si disunisce e smarrisce lucidità, subendo l’uno-due dell’Olympic, quindi Inaba accorcia le distanze, ma ancora Mirarchi rimette a +2 i suoi. Nell’ultimo minuto succede di tutto: Campopiano segna il gol del -1, poi l’Olympic non sfrutta una superiorità e Piccardo chiama time-out per l’ultimo assalto alla ricerca del pari, con anche Tempesti in attacco. Sull’azione schierata, i biancoverdi commettono fallo e offrono a Vitale il gol facile a porta vuota.
“Abbiamo disputato una gara pessima, vergognosa. – dice coach Stefano Piccardo – Abbiamo perso sotto tutti gli aspetti del gioco, sia a livello difensivo che offensivo, quindi è giusto tornarsene a casa e ridimensionarsi, avendo idea di quali sono i nostri reali obiettivi. Giovedì lo avevo detto che questo sarebbe stato un match difficilissimo per noi, perché arrivava alla fine di un ciclo di partite ravvicinate. Oggi eravamo visibilmente stanchi, i giocatori hanno spinto tanto in questo periodo e la fatica si è fatta sentire, ma ciò non giustifica la nostra prestazione. Si sono visti tutti i nostri difetti. Adesso abbiamo una settimana per lavorare e pensare al prossimo match in casa contro la Florentia. Faremo un giorno di riposo, poi dovremo avere in testa solo la Florentia”.
A fine match, parla anche il capitano, Christian Napolitano, molto amareggiato ma schietto come sempre: “Siamo capaci di far esaltare anche gli avversari contro i quali dovremmo imporci. Ovviamente faccio i complimenti all’Olympic, ma noi abbiamo regalato tre punti che avremmo dovuto prenderci facendo una prestazione diversa. Non possiamo perdere certe partite in questo modo, dobbiamo farci un’esame di coscienza e un bel bagno di umiltà. Dobbiamo essere consapevoli che il nostro problema siamo noi stessi. Oggi abbiamo sbagliato tutto, abbiamo commesso troppi errori personali, i loro centri ci hanno fatto male. Non va bene, perché la differenza di valori esiste. Noi dovremmo essere una squadra che punta ai piani alti della classifica, ma al momento meritiamo la posizione nella quale ci troviamo”.
Sul fatto che sulla sconfitta di oggi abbia influito molto la stanchezza accumulata, Napolitano è convinto a metà: “Sicuramente ha inciso sia a livello mentale sia fisico, però in generale è inutile cercare scusanti. Sicuramente abbiamo avuto un inizio tribolato, gli infortuni, l’assenza di Bitadze, la fatica, ma alla fine quando andiamo in acqua ci mettiamo la faccia e quindi dobbiamo dare il massimo, giocando con umiltà. Il passaggio agli ottavi di Euro Cup non serve se non ci concentriamo sul campionato, perché è da qui che passa tutto, se vogliamo continuare a giocare in Europa”.




Petrolchimico, nuovo tavolo al Mimit. Cannata (FdI): “Il punto sulla Sicilia il 13 dicembre”

“Grande l’attenzione del Governo Meloni, con il ministro Adolfo Urso, per il settore della chimica, pilastro importante per l’economia italiana e per il territorio siracusano”. La garanzia arriva dal parlamentare di Fratelli d’Italia, Luca Cannata a margine del tavolo convocato dal ministro Urso al Mimit sulla chimica, il terzo dopo quelli dedicati a Ias e a Eni Versalis” . Dall’incontro sarebbe emersa la conferma dell’intenzione del Governo a monitorare da vicino e sostenere il comparto, che genera un fatturato di 60 miliardi di euro nel nostro Paese”. Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera, ha rassicurato i lavoratori sul futuro del settore: “Il Governo è pienamente consapevole delle sfide che il comparto chimico sta affrontando, dalla transizione energetica alla riconversione industriale – dichiara il parlamentare di maggioranza- e continuerà a garantire il massimo supporto. Con il doppio appuntamento annunciato dal Ministro Urso su Versalis, uno dedicato alla Puglia (11 dicembre) e uno alla Sicilia (13 dicembre), si entrerà in una fase operativa per affrontare punto per punto gli investimenti e le prospettive di sviluppo sul territorio e del polo siracusano sottolineando l’importanza di una riconversione industriale che non solo rispetti gli obiettivi di sostenibilità, ma che rafforzi anche la competitività e la capacità produttiva”.



Porte aperte al “Vittorini”: laboratori, gioco e musica per conoscere la scuola

Un progetto educativo che pone al centro l’orientamento interno dei bambini nei passaggi fondamentali del loro percorso scolastico. Lo mette in campo l’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini” di Siracusa, sotto la guida della dirigente scolastica, Pinella Giuffrida. L’obiettivo è aiutare i bambini e le famiglie ad affrontare con serenità gli importantissimi momenti di transizione. Poterli vivere con consapevolezza significa fornire loro strumenti utili per costruire un percorso di apprendimento armonioso e personalizzato. Porte aperte al pubblico  Sabato 7 Dicembre
con laboratori tematici e interdisciplinari per le  famiglie dei bimbi già frequentanti e di quelli che non hanno mai varcato le soglie della scuola, e vogliono conoscere i docenti, l’offerta formativa, la struttura e le sue notevoli dotazioni tecniche. “Questi laboratori -spiega la dirigente Pinella Giuffrida- non solo valorizzano le competenze già acquisite dai bambini, ma li aiutano anche a scoprire nuove passioni e interessi. Attraverso attività pratiche, creative e partecipative, i nostri alunni vengono accompagnati in un percorso di continuità educativa che mira a consolidare la loro autostima, curiosità e capacità di adattamento. Laboratorio di Archimede, concerto dei musicisti in erba, la classe a metodo didattico differenziato “Montessori”, laboratori di robotica e linguistici
aspettano i bambini per una giornata di gioco e divertimento”.




Santa Lucia, esauriti i 3.200 posti per l’arrivo e la Messa in Santuario con il Patriarca di Venezia

Tutti prenotati e quindi esauriti i 3.200 posti messi a disposizione per la partecipazione in Santuario al primo momento di accoglienza delle spoglie di Santa Lucia, il 14 dicembre pomeriggio. Nel tempio Mariano sarà celebrata, alle 16:00 la prima Santa Messa, presieduta dal Patriarca Francesco Moraglia. Per ragioni di sicurezza e di capienza, è stato necessario ricorrere alle prenotazioni, effettuate attraverso una mail. Non è più possibile richiedere l’accesso all’interno del Santuario. Nessun limite, invece, per il momento successivo, quando il corpo della Patrona di Siracusa sarà condotto in processione alla Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro.  Come ampiamente spiegato, il giorno dell’Ottava sarà il 21 dicembre, quando il corpo della Patrona di Siracusa ed il suo simulacro torneranno insieme. Confermati per quella data anche i tradizionali fuochi d’artificio. Tra gli appuntamenti più importanti, la Messa di Domenica 22 Dicembre, quando il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto delle Cause dei Santi, presiederà la celebrazione. Il corpo resterà in cattedrale fino al 26 mattina, per poi essere condotto a Carlentini, Belpasso ed infine Catania, passando per Acicatena. In Piazza Duomo sarà posta una lapide dedicata a Santa Lucia, con la preghiera dell’Arcivescovo ed il ricordo delle visite del 2004, 2014 e 2024, come preannunciato dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione.Una grande festa quella che inizierà tra pochi giorni, arricchita da notizie che hanno sorpreso felicemente l’Arcidiocesi, a partire dalla decisione di Papa Francesco di anticipare l’apertura dell’Anno Santo presso la Chiesa di Siracusa al 25 dicembre 2024. La Segreteria di Stato del Vaticano – ha spiegato Mons. Lomanto – ha annunciato che in via del tutto eccezionale Papa Francesco ha concesso di anticipare l’apertura dell’Anno Santo presso la Chiesa di Siracusa al 25 dicembre 2024 anziché al 29 come sarà per tutte le altre Chiese, assicurando che invierà un messaggio”.
In altre parole, il cammino giubilare nella Chiesa siracusana avrà iniziò con la celebrazione eucaristica di apertura dell’Anno Santo presieduta dall’arcivescovo giorno 25 dicembre alle 11.00 nella Chiesa Cattedrale, proprio durante le giornate in cui il corpo di Santa Lucia sarà nella Sua città.
Lucia è tornata a Siracusa nel 2004 nella ricorrenza del XVII centenario del suo martirio con l’Arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Giuseppe Costanzo; la seconda volta, nel 2014, con l’Arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo.  Ai festeggiamenti di quest’anno parteciperà anche l’ambasciatore svedese. Nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia gli studenti del liceo musicale di Stoccolma e quelli del Gargallo di Siracusa suoneranno insieme.
Sono oltre 500 i volontari che hanno manifestato la propria disponibilità a prestare servizio nella speciale occasione. Le scuole accompagneranno circa 3600 alunni ogni mattina a rendere omaggio alla Santa Patrona. Numerosi anche i pellegrinaggi organizzati da tutta Italia e le visite delle delegazioni di società sportive e di case circondariali. Saranno presenti in maniera massiccia le Acli. Dalle 7 alle 24 sarà aperto un infopoint che fornirà tutte le indicazioni necessarie per agevolare l’ingresso delle persone fragili. Il trasferimento del corpo di Santa Lucia è stato organizzato secondo un preciso piano logistico che vedrà spostamenti aerei e su gomma, grazie all’impegno di Aeronautica, Guardia di Finanza, Polizia, Vigili del Fuoco, Capitaneria di porto. L’ esatta modalità degli spostamenti è stata descritta dal comandante del Distaccamento Aeronautica Militare di Siracusa, ten. col Roberto Tabaroni.