La lettera: "Ortigia caos e abusivismi, un mega villaggio della ristorazione"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera su “food caos e abusivismo” in Ortigia firmata da Enrico Tamburella. Giornalista pubblicista, è stato anche dirigente sindacale della Cgil di Siracusa e dirigente dell’Ispettorato del Lavoro. Si tratta di un’analisi a titolo personale che condividiamo con piacere, come contributo nel dibattito aperto da tempo sul futuro di Ortigia, tra regole e turismo. Si discute spesso di dehors estesi, risultato di una norma varata in pandemia, ed ancora valida, che ha concesso l’aumento degli spazi esterni alle attività di ristorazione per stimolare la famosa ripartenza.

Quando si parla di crisi dell’economia siracusana si fa riferimento spesso alla zona industriale che ha ormai esaurito la sua capacità produttiva e sembra orientata verso un declino inarrestabile, anche perché il mondo non potrà continuare ad essere inquinato dai prodotti petroliferi per gli effetti devastanti sul clima e sulla qualità della vita di milioni di persone.
La cosa più logica dovrebbe essere quella di cominciare a cambiare rotta e pensare a qualcosa che mantenga gli stessi livelli occupazionali e sia più orientata verso il futuro, un progetto che ridisegni la zona industriale pensando a quello che occorre per il futuro, una ipotesi per tutte le auto elettriche e la produzione di energia pulita.
Al contrario spesso con faciloneria anche durante le periodiche conferenze o studi legati allo sviluppo della nostra zona salta fuori la solita frase: Siracusa può vivere solo di turismo. Il turismo è un settore economico flessibile e volatile per definizione. E ogni volta una frase del genere suscita una certa ilarità non solo perché cambia poco nella mentalità di chi dovrebbe gestire il movimento turistico, ma non esiste un minimo sforzo razionale per capire cosa bisogna fare per migliorare il turismo a partire dalla viabilità e dai trasporti e dalle aree di parcheggio esterne a Ortigia, che comporta uno sforzo economico non indifferente, ma che renderebbe fruibile molti luoghi oggettivamente belli, il collegamento della stazione ferroviaria di Siracusa all’aeroporto di Catania di cui tanto si è parlato, è un fallimento, perché non è stata completata.
Al contrario si assiste ad interventi caotici e privi di progettualità che hanno come punto di riferimento solo l’isola di Ortigia, luogo storico e ameno certamente, ma che rischia di diventare, continuando questa specie di assalto di pseudo operatori economici, un mega villaggio per il food, per carità niente di scandaloso, ma se il turismo deve essere rilanciato solo in questo modo caotico ho l’impressione che stiamo sprecando l’ennesima occasione per fare bene le cose.
Allo stesso tempo si assiste ad una lotta impari tra residenti e ristoratori, che sembra abbiano il consenso di chi amministra, a scapito di chi con grande coraggio ha scelto di abitare in un luogo dove ogni giorno si lotta per un posto auto o per un piccolo spazio. Il risultato: i residenti scappano e lasciano il posto agli speculatori e a società spesso estere di locazione. Ortigia non può diventare solo un luogo dove si viene per consumare cibo spesso di scarsa qualità, ma è un luogo, fortemente antropizzato e caratterizzato dalla presenza di grandi testimonianze culturali, architettoniche e storiche.
Ortigia quindi come luogo di cultura, di conoscenza, di studio e di incontri che possono conciliare tutte le esigenze dal cibo agli spettacoli. Si assiste invece ad una rappresentazione caotica e confusa con le auto che creano sempre più continui ingorghi, spesso Piazza Archimede o il corso Matteotti o p.zza Pancali, non si riescono a distinguere per la quantità di auto e piccoli camion che sostano nell’incuranza generale a partire dai vigili urbani.
Molti ristoratori allargano e stringono gli spazi pubblici a loro piacimento invadendo strade e vie con i loro tavoli di plastica scadente pur di fare profitti spesso utilizzando manodopera in nero. Nessuna regola, nessun rispetto per la libertà degli altri, tutto viene fatto nell’egoismo più totale, nella logica del profitto in un momento di crescita turistica per ottenere immediati benefici economici, senza pensare al futuro, continuando a spennare i turisti con i prezzi alti e qualità bassa, tranne eccezioni. Programmare non è né nella mente degli operatori economici né nella mente di chi ha il compito di dare un pur minimo di regolamentazione al caos e alla confusione.
In tal modo non si va molto lontano cari amministratori e operatori economici, datevi una regolata o rischiate di restare in un futuro prossimo con un pugno di mosche. L’amministrazione uscente non solo non è stata in grado di governare il fenomeno dell’espansione di fenomeni abusivi come quelle moto vespe dai colori sfavillanti o le migliaia di case vacanze e bed and breakfast, di scarsa qualità, anzi sembra averne agevolato la diffusione, tentando di incassare il consenso durante la prossima tornata elettorale.




Abbattimento della copertura del Talete, il Comitato ai candidati: "Che ne pensate?"

Dal 2014 il Comitato Levante Libero chiede l’abbattimento della copertura del parcheggio Talete, spesso definito un “ecomostro” per via del suo aspetto grigio e rigoroso appena “mascherato” da un recente maquillage. Il portavoce del Comitato, Giuseppe Implatini, sollecita in campagna elettorale una riflessione “per la riqualificazione dell’intera area, da tradurre in un’azione capace di prevedere l’abbattimento dell’orribile copertura in modo da restituire circa trecento metri di affaccio a mare, limpido e balneabile, con insieme il recupero di un’area di circa venticinquemila metri quadrati da adibire a grande parco urbano, dotato di spazi ricreativi e un adeguato parcheggio alberato”.
Meno di un anno, un workshop condotto con il Dipartimento di Architettura di Palermo ha portato alla produzione, da parte degli studenti, di alcune soluzioni adattabili alla zona. E – secondo Implatini – “danno l’idea della ricchezza e dell’attrattività che un progetto di architettura del paesaggio può restituire ad un luogo oggi degradato e avvilito dalla presenza ingombrante e massiccia del parcheggio Talete”.
Le soluzioni sin qui adottate, vengono bocciate dal Comitato Levante Libero che parla di spreco di “centinaia di migliaia di euro, quasi quanto sarebbe stato sufficiente per demolirne la copertura e riqualificarne l’area”. Ed anche il recente restyling continua a far storcere il naso. “Un improbabile e maldigerito restyling a base di corten e fiori che non si vedono crescere”.
Di recente, frattanto, è stato risolto in via extragiudiziale il decennale contenzioso con la Regione che ha rinunciato al preteso risarcimento per la costruzione di quel parcheggio. Anche alla luce di queste mutate condizioni, “chiediamo ai candidati sindaco di dichiarare fin d’ora la propria chiara posizione circa la volontà di predisporre tutte le azioni” che conducano ad un tavolo tecnico di studio e progettazione per la realizzazione di un progetto di fattibilità tecnica economica (“da finanziare con i fondi Pnrr) per la riqualificazione
dell’area del Talete, partendo dall’abbattimento della copertura.




Strade riasfaltate e manutenzioni: Francesco Italia ne parla con i cittadini in via Tisia

Per la sua campagna elettorale, Francesco Italia ha scelto incontri “on the road”, per raccogliere e rispondere alle domande dei cittadini a viso aperto. L’attuale sindaco, in corsa per il secondo mandato, oggi si è recato in via Tisia, accanto al liceo Quintiliano. I quesiti a lui rivolti vertevano quasi esclusivamente sul tema strade.
“Abbiamo determinato una forte rigenerazione senza precedenti delle arterie stradali della città – ha rivendicato Francesco Italia – una parte importante l’abbiamo già realizzata, un’altra è in corso e si concretizzerà sempre più nelle prossime settimane”.
Ed ha illustrato i numeri: tra il 2019 e il 2022 manutenzionate e asfaltate arterie nodali per la città, lasciate all’incuria da decenni. A partire da corso Umberto, dall’incrocio di via Francesco Crispi fino a Piazzale Marconi, e poi ancora via Mozia, via Lazio 61, da via Grottasanta sino a via Algeri, lo spartitraffico lungo via Cannizzo, via Doumonier, via Giarre, viale dei Comuni, viale Ermocrate, la traversa Cifalino a Tivoli, via Salibra, via Lo Bello, viale Tica, via Diaz, via Gioberti, Corso Gelone, Corso Gelone a partire dal Pantheon, via Maniace, il Lungomare Vittorini, la rotatoria di via Nazario Sauro e via Piave.
“Abbiamo riasfaltato chilometri e chilometri di strade – ricorda Italia – si può fare di più? Certo, ma non tutto in una sola volta, serve tempo e fiducia. Il lavoro è stato avviato, adesso non ci possiamo fermare”.
In corso d’opera, l’entrata e l’uscita sud della città, a partire dalla rotatoria tra via Columba e viale Paolo Orsi, via del Colle Temenite nei pressi di Piazza della Repubblica, il circondario di piazza Euripide, via Laurana, via Papa Giovanni XXIII e via Andrea Palma, che saranno interamente messe a nuovo, e poi ancora via Agatocle dove i lavori sono già in corso, tratti di via delle Fornaci.
Ma il calendario delle strade da continuare ad asfaltare nel corso del 2023, con cantieri già avviati o in fase di avviamento, comprende il tratto iniziale di corso Umberto, via Monti, via Montessori nel tratto da via Poggio del Carancino a via Benedetto Croce, via Consolazione tra via Poggio del Carancino a via Plebiscito, via Burgo, via delle Ginestre, tra via della Madonna e via Fontane Bianche, le 2 bretelle sin piazza delle Primule, via Svizzera, il tratto finale di viale Tica, via Italia 103 nel tratto di viabilità interna alle case popolari, via Biancavilla, via Magnano, via Raimondo, via Fazzina, via Vico, via delle orchidee, via Palma, via Laurana, via Melilli, via Genova, via Tevere, il Viale Teocrito dall’incrocio con via Von Platen fino a via Torino, via Columba, via della Madonie dalla chiesa fino a via Monti Nebrodi, via Grammichele, via del Colle Temenite, tratti di via Molo, i tratti comunali di via Elorina, via Logoteta e via Lido Sacramento dalla rotatoria sulla ss 115 fino alla traversa Carrozziere.




Giochi studenteschi provinciali: piccolo ma tosto, il comprensivo Brancati di Pachino fa il pieno

Quattro medaglie d’oro, due d’argento e quattro di bronzo. Il comprensivo Brancati di Pachino chiude con un bilancio più che lusinghiero la sua partecipazione alla fase provinciale dei giochi sportivi studenteschi. Raggiante la dirigente scolastica Pinella Giuffrida. “Solitamente i media riportano storie di cattiva scuola o cattivi insegnamenti, di abbandono scolastico o di ragazzi perduti. Oggi – sottolinea soddisfatta – raccontiamo invece una bella storia di scuola siciliana, della provincia siciliana. Una storia di alunni volenterosi e coraggiosi, di insegnanti capaci e meritevoli e di genitori pronti spronare i propri figli”.
L’entusiasmo è alto nella scuola pachinese, spesso considerata di periferia. Dallo sport, una prima azione di “riscatto” condita anche dalla preziosa qualificazione alla finale regionale degli alunni Dave Malaqui Jhailmar nel vortex e Matteo Giliberto nel salto in alto.
“La squadra delle ragazze si è classificata terza, quella dei ragazzi seconda e le cadette e i cadetti sesti”, elenca ancora la Giuffrida. “Nonostante gli impegni scolastici e musicali, gli alunni hanno trovato il tempo per dedicarsi anche agli allenamenti. Siamo fiduciosi per il loro futuro e speriamo raggiungano altri bei risultati sportivi. A loro, ai genitori ed agli insegnati un applauso per quanto fatto sin qui”.




Appello di Italia Nostra, risponde anche Renata Giunta: "Abusivismo, no ad impotenza"

Alla lettera aperta di Italia Nostra Siracusa risponde anche la candidata sindaca della coalizione progressista, Renata Giunta. “Le proposte trovano certamente il mio favore, come immagino quello di tutti i candidati sindaco. Credo che la differenza tra il dire e il fare, tra le parole di circostanza in campagna elettorale e un impegno preso seriamente, stia nel metodo con cui si intende operare”, spiega. “Il mio programma elettorale è incentrato sulla partecipazione attiva delle persone alla vita cittadina, in una logica di amministrazione aperta. Credo che il dialogo, la libera circolazione di idee tra cittadini, associazioni, istituzioni culturali e soggetti politici sia la linfa vitale di una buona amministrazione capace di dare risposte e di trovare soluzioni efficaci. In questi anni senza Consiglio Comunale (come sottolineato dalla presidente di Italia Nostra Siracusa, ndr) abbiamo vissuto un pericoloso deficit democratico che ha allontanato i cittadini dalla vita pubblica della città. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e nulla si è cercato di fare per invertire questa tendenza”, dice Renata Giunta.
“La pianificazione del futuro di questa città, che comprende inevitabilmente anche la valorizzazione e la tutela del suo patrimonio artistico e culturale, deve necessariamente passare da una fase di confronto e di ascolto della cittadinanza”. Quanto all’altro tema importante , la lotta al degrado, “è vicenda complessa che va anche al di là delle responsabilità di un’amministrazione, ma che riguarda, ad esempio, la gestione e la cura degli spazi pubblici della nostra città: dagli ingressi della città, ai marciapiedi; dalle aiuole, ai parchi giochi dei bambini. Il degrado chiama degrado e se non si interviene con azioni di riqualificazione e manutenzione ordinaria, non si farà altro che cronicizzare i problemi”. Collegato anche il tema della legalità e dell’abusivismo, sempre sollevato da Italia Nostra. “E’ uno dei principi cardine che dovrebbe guidare ogni buona amministrazione. Purtroppo gli ultimi anni di governo cittadino – dice a proposito la candidata progressista – hanno amplificato il sentimento di impotenza e di frustrazione di molti cittadini che hanno dovuto convivere con l’occupazione abusiva di spazi pubblici sottratti alla fruizione collettiva nel disinteresse di chi avrebbe dovuto intervenire. In quest’ottica, il mio sarà un impegno concreto per aumentare la trasparenza nelle concessioni e nel rilascio di licenze ed autorizzazioni, nella lotta all’abusivismo”.
Poi la proposta: “in caso di mia elezione, potremmo iniziare un fruttuosa collaborazione e un confronto di idee con Italia Nostra per rendere Siracusa una città più accogliente, consapevole e operosa”.




Sette liste e otto assessori designati per Ferdinando Messina, candidato sindaco del Centrodestra

Gli assessori designati sono otto: Giuseppe Napoli, Paola Consiglio, Giuseppe Impallomeni, Alfredo Foti, Salvatore Castagnino, Vincenzo Vinciullo, Giovanni Boscarino e Corrado Rizza. Questa la squadra di Ferdinando Messina, candidato a sindaco del Centrodestra. Sette le liste a supporto. Messina conta sul sostegno di Forza Italia, Prima l’Italia-Siracusa Protagonista, Fratelli d’Italia, Popolari e Autonomisti, Nuova Democrazia Cristiana, Insieme e Laboratorio Civico. Entrando nel dettaglio dei singoli candidati, questa la composizione di ogni singola lista.

Forza Italia: Antonello Liuzzo, Alessio Agnello, Salvatore Attardo detto “Salvo Attardi”, Valeria Balestrazzi, Morena Bianca Arangio, Giovanni (detto Gianni) Boscarino, Francesco Bravato, Luana Caltabiano, Francesco Cassarino, Rosatea Di Martino, Marcello Drago, Luigi Fazzino, Giuseppe Formica, Luigi Gennuso, Marco Greco, Luca Idonea, Francesco Indelicato, Salvatore (detto Toti) La Runa, Leandro (detto Leo) Marino, Riccardo Messina, Erika Mudanò, Concetta (detta Cettina) Ossino, Davide Pannuzzo, Francesco Puglisi, Lucia Randieri, Antonia (detta Antonella) Rossitto, Andrea Ruggieri, Emanuele Ruvioli, Giovanna Sedrini, Maria Spurio, Natalia Turriziani e Tiziana Zivillica.

Prima L’Italia – Siracusa Protagonista: Fabio Alota, Mauro Basile, Dario Andolina, Alessandro Benanti, Santa Bonfiglio, Monica Campanella, Umberto Campisi, Mariacristina Carrino, Giuseppina (detta Giusy) Casella, Corradina (detta Cory) Cassia, Alessandro Conti, Sara Di Luciano, Giovanni Distefano, Laura Filingeri, Andrea Fronterrè (detto Frontere), Sebastiano Greco, Valerio Iacono, Maria Lanzafame, Rosaria (detta Sara) Li Noce, Barbara Marino, Sebastiano Moncada, Lucia Pane, Barbara Piccitto, Desiree (detta Desy) Puglie, Federico Rasconà, Vincenzo Salerno, Salvatore Santacroce, Liborio Savatta, Marco Spadaro, Luciano Testa, Concetta (detta Cettina) Vinci, Maria Adriana (detta Adriana) Vinciullo

Fratelli d’Italia – Francesco (detto Ciccio) Midolo, Emiliana Carpinteri, Paolo Cavallaro, Samanta Ponzio, Paolo Romano, Christine D’Angelo, Alfio Cimino, Marzia Gibilisco, Carmelo (detto Milo) Valenti, Giovanna Strano, Damiano De Simone, Laura Aredia, Francesco Fransoni (detto Franzoni), Rita Di Pietro, Giovanni Carpanzano, Roberta Salemi, Marco Reale, Floriana Amalfi, Umberto Vanella, Giovanna Porto (detta Barbagallo), Simone Ricupero, Paola Consiglio, Sebastiano Di Natale, Lucia Distefano, Claudio Tiberi, Jessica Previti, Francesco Monaca, Giuseppina Coletta, Salvatore Zito, Clotilde Guerrieri, Salah Tounsadi, Salvatore Aliotta.

Nuova Democrazia Cristiana – Emanuele Attardi, Adriana Aliffi, Cosimo Azzaro, Marcella Bongiovanni, Giuseppe (detto Pino) Branca, Luigi Callari, Enrico Campisi, Salvatore Carcò, Tiziana Conigliaro Cancelliere, Francesca Creazzo, Maria Dioronzo, Tecla Genova, Maria (detta Angelica) Gervasi, Alessandra La Rocca, Michele Lavenia, Maria (detta Maria Teresa) Lo Presti, Alessandro Mellone, Sebastiano Milluzzo, Ileana Muntean, Rosalba Piricò, Concetta Romeo, Patrizia Salemi, Sebastiano Scarso, Domenico (detto Mimmo) Spampinato, Gaetano Trapani, Cristina Vinci, Giovanni Santuccio, Davide Aia, Carmelo Scariolo, Samuel Sallemi, Luigi Marletta, Remigio Capodicasa.

Popolari e autonomisti: Luciano Aloschi, Giulia Francesca Bafino, Davide Basile, Antonino Bianca detto Antonio, Sergio Bonafede detto Tony detto Buonafede, Maurizio Calió, Paolo Corrado Caruso, Luigi Cavarra, Danilo Dell’Aquila, Diane Dibennardo detta Dibernardo, Rosaria Di Maria detta Rosy, Alessandro Di Mauro detto Sandro, Francesco Fasulo, Chiara Ficara, Elisabetta Figura, Giuseppe Fiondini, Valeria Floridia, Floriana Fontana, Silvia Gitto, Francesco Greco, Mario Lista, Eugenio Maione, Manuela Mazzone, Ivana Monterosso, Morena Montoneri, Chiara Piazzese, Rosalia Raiata detta Lia, Massimiliano Rizza, Cinzia Santuccio, Santi Scollo, Giovanni Stracquadanio detto Gianluca, Gabriella Troia.

Insieme: Ylenia Bannó, Lucia Barra, Andrea Boccadifuoco, Lucia Bocchetti detta Lucilla, Angela Bosco, Concetta Bottaro, Luigi Bottaro, Valentina Campailla, Danilo Carbonaro, Antonio Casciaro, Gaetano Cavarra, Cesare Ciaffaglione, Giovanni Dinatale, Gaetano Favara, Francesco Ficarra, Hubert Fontana, Fabio Foti detto Alfredo, Carmela Garofalo, Stefania Garro, Diego Giacchi, Luigi Iacono, Angelo Leone, Angelo Maria Micciulla detto Mich, Antonina Modica detta Antonella, Emanuele Motta detto Lele, Salvatore Pugliara, Daniela Rabbito, Elena Romano, Davide Rossitto, Giovanni Rubbera, Ivan Scimonelli, Francesco Vaccaro detto Ciccio.

Laboratorio civico: Marco Bottaro, Grazia Oliveri detta Cristina, Marco Barrera, Andrea Saleri, Giorgia Calabrese, Onorato Di Franco, Marinzia Pagliaro, Giada Minisci, Gabriele Piccione, Eleonora Lauretta, Alessandro Perna, Alessio Sangregorio, Giuseppe La Marca, Concettina Spicuglia, Maurizio Moricca, Vitò Greco, Silvia Margherita, Gaetano Luigi Mauro Parisi, Gianluca Isaia, Antonino Di Miceli, Giuseppe Caruso, Dario Russo, Veronica Regoli, Patrizia Busiello, Sebastiano Di Mauro, Angela Andó, Chiara Mazzotta, Roberto Rocco.




Partenariato pubblico-privato per aprire i siti culturali chiusi: proposta di Gilistro (M5S)

La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano al centro di una seduta della quinta commissione Ars, l’assemblea regionale siciliana. Il deputato regionale Carlo Gilistro del Movimento 5 Stelle evidenzia come si tratti di un “tema importante, che tocca in pieno Siracusa dove siti archeologici considerati, a torto, minori non sono visitabili per mancanza di personale regionale. E questo succede purtroppo in molte altre parti della Sicilia. Un peccato grave- aggiunge il parlamentare regionale siracusano-  non riusciamo a completare un’offerta culturale di primo piano; spesso ci perdiamo tra competenze e qualifiche sempre più rare negli organigrammi pubblici. E finisce che i turisti debbano fermarsi davanti
a cancelli chiusi per carenze tecniche e burocratiche. Non un bel biglietto da visita, senza considerare i servizi dell’indotto che una migliore offerta potrebbe generare sui territori”.
In attesa dei concorsi pubblici e di una necessaria iniezioni di nuove e giovani figure professionali nel settore dei Beni Culturali regionali, una prima soluzione possibile nell’immediato potrebbe essere da ricercare nelle “formule di partenariato pubblico-privato per la gestione dei piccoli siti archeologici. Resti e vestigia che costituiscono la ricchezza di un luogo e possono diventarlo anche per la sua popolazione-prosegue Gilistro-  A Siracusa viene subito da pensare, ad esempio, al Tempio di Giove o al Ginnasio Romano. Associazioni o gruppi organizzati potrebbero occuparsi dei servizi base per garantire le aperture.
Disponibilità in tal senso non sono mai mancate. Con una corretta regolamentazione, assicurando le dovute garanzie di salvaguardia della parte pubblica ed eliminando gli spazi speculativi, appare questa oggi la soluzione più indicata”, dice ancora Gilistro. “Non dobbiamo inventare nulla, esiste la convenzione quadro di Faro che apre alla
creazione di una rete costituita da enti locali ed associazioni o raggruppamenti per gestire i siti che l’amministrazione pubblica non è in grado di tenere aperti”, precisa l’esponente pentastellato. “Come ha ricordato in Commissione l’archeologo ed esperto di servizi
integrati per i beni culturali, Enrico Giannitrapani, ci sono numerose e positive esperienze di questo tipo a livello nazionale. Come lui, condivido la necessità di tornare ad aprire i cancelli oggi chiusi, stimolando queste formule di partenariato sul territorio siciliano”.




Tre liste e sei assessori per la coalizione Identità Siracusana, a sostegno di Edy Bandiera

Depositata all’Ufficio Elettorale anche la candidatura a sindaco di Edy Bandiera, con le tre liste collegate: Edy Bandiera Sindaco, Udc Siracusa e Siracusa al Futuro. Con le liste, presentato anche il programma ed i nomi degli assessori designati.
Nuove le previste deleghe assessoriali alle periferie, alle ex frazioni di Belvedere e Cassibile, alle Contrade Marine e alla destagionalizzazione dell’offerta turistico ricettiva. Sei gli assessori designati, “una unione di esperienze diverse ma complementari tra loro. Dalla cultura alla imprenditoria, dall’esperienza contabile e commerciale alle competenze legali, dalla esperienza politica amministrativa alla competenza in materia sanitaria, dal mondo dello sport all’ambiente”, la presentazione di Bandiera.
I nomi: Nadia Garro (medico cardiologo), Joe Bianca (editore), Pierluigi Chimirri (avvocato, commissario UDC), Sergio Paparo (commercialista), Alessandro Spadaro (imprenditore, già assessore allo Sport e all’ambiente del comune di Siracusa), Egizio Zaccaria (avvocato).
“Noi, alternativa ad un centro sinistra che, seppur diviso, ha mal governato questa città negli ultimi dieci
anni con il tandem Garozzo/Italia ed unica alternativa ad una coalizione di centro destra litigiosa e ancorata a metodi da manuale Cencelli che non tiene conto di merito e competenze”, le parole di Bandiera.

I candidati della lista “EDY BANDIERA SINDACO”
Rosario Aloisi
Danilo Angeloni
Tiziana Bandiera
Daniele Bosco
Andrea Camelia
Isabella Campisi
Francesco Candelari
Giuseppe Carnazzo
Carmelo Cassone
Alessandro d’ignoti Parenti Detto Sandro
Salvatore Dugo
Alberto Francica Nava
Nadia Garro
Rosario Giacchi
Giuseppe Incremona Detto Peppe
Fiorella La Fauci
Maria La Runa
Rita Liberti
Piero Maltese
Carmelina Marsilla, Detta Carmen E Masilla
Stefania Matarrese
Matteo Melfi, Detto Menfi
Simona Minniti
Sergio Paparo
Peppe Piccione
Francesco Riscica
Valentina Sabini
Alberto Santoro
Alessia Salerno
Giovanni Schiavone, Detto Luca
Giorgia Seguino
Francesco Sorano, Detto Franco

I Candidati Della Lista “Udc Siracusa”
Chimirri Pierluigi, Detto Pigi,
Agliano’ Morena
Annino Francesco
Annino Maria
Baglieri Massimo
Blanco Giovanni
Caruso Rosario, Detto Peppe
Cassia Emanuele
Catalano Caterina, Detta Katia
Catinello Salvatore
Costa Roberto
Cricchio Lucia, Detta Asia
Cuce’ Gianna Paola
Davi’ Sebastiano
Fazzina Francesco
Gara Bruno
La Rosa Nunzialba, Detta Alba
Miraglia Sebastiano
Longo Laura Domenica
Novara Luca
Panioto Giuseppe
Pieri Giuliana
Pugliese Cristina
Salerno Giuseppe
Salerno Marcello
Sanna Andrea
Sapienza Ercole
Sipala Luca
Stante Luca
Tomasello Beatrice
Vassallo Giorgia
Vetrano Rosa, Detta Rosamaria

I candidati di “Siracusa al Futuro”
Bianca Giuseppe, Detto Joe
Portella Giovanna, Detta Marino
Formica Gaetana
Formica Rosetta
Di Rosolini Giancarlo
Rabbito Claragibilisco Ottavio
Capizzi Carmela, Detta Carmen
Costa Alessandro
Dell’aquila Giuseppe
De Luca Maria, Detta Stefania
Campisi Antonina
Portella Lucia
Perricone Natale
Portella Gerlanda
Giurdanella Daniele
Franza Annalisa
Carnevale Carmelo
Giudice Loredana
Catalano Giovanni
Perna Carmela
Rametta Lucia
Ficarri Giuseppe
Drago Angela
Cantaro Giuseppe




Tre liste a sostegno di Giancarlo Garozzo. Tra gli assessori designati c'è Moena Scala

Presentate ufficialmente le liste a sostegno della candidatura a sindaco di Siracusa di Giancarlo Garozzo. Si tratta di Fuori Sistema, Grande Siracusa e Siamo Siracusa. Depositata anche la squadra di assessori designati: gli avvocati Moena Scala, Salvatore Mangiafico e Antonello Davì, la dipendente dell’Ispettorato del lavoro Raffaela Calvo e l’imprenditrice Lucia Di Raimondo.
“Abbiamo fatto un gran lavoro aggregando tante persone che hanno sposato il nostro progetto. Le tre liste presentate a sostegno della mia candidatura a Sindaco mettono insieme tanti giovani e molta gente d’esperienza. Un mix che sta creando entusiasmo e che ci consente di lavorare su un programma capace di abbracciare problematiche e priorità dell’intera comunità”, commenta Garozzo. Quanto agli assessori designati, “è una squadra che garantisce preparazione acquisita in esperienze amministrative e dinamismo guardando all’attività fuori dal palazzo di questa Amministrazione. Sono contento di averli con me. Stiamo condividendo il programma e abbiamo già previsto un timing ben preciso per gli interventi immediati da attuare a sostegno della città e, soprattutto, dei siracusani”.

Le tre liste depositate già nella giornata di ieri

FUORI SISTEMA: Alessandro Accolla, Lucia Adamo, Alessandra Borbone, Mario Bombaci, Cosimo Burti, Mariaelena Caldarella, Vera Corso, Giuseppe Culotti, Giuseppe Daniele, Marco Faranda, Sebastiano Franzella, Maria Alessandra Furnari, Silvana Gambuzza, Vincenzo Garro, Alessia Giuliana, Desiree Giuliano detta Desy, Felice Guarnieri, Laura Imbesi, Angelo La Manna, Natale Latina, Gabriele Micali, Cristina Moscuzza, Gaetano Penna, Salvatore Piccione, Tiberio Puglisi, Stefania Vultaggio, Francesco Zappalà detto Franco detto Zappulla, Rafael Zammitti, Chiara Catera, Benedetto Brandino, Franco Gianino.

GRANDE SIRACUSA: Maria Assenza detta Teresa, Michael Ben Jouira, Daniele Blandini, Alessia Cannata, Raffaella Calvo, Luciano Cavarra, Maurizio Cortese, Tecla Cristina, Domenico Esposito detto Denis, Salvatore Fava detto Salvo, Fabio Favara, Meri Ficara detta Mery, Letizia Fortezza, Katiuscia Gentile, Marco Lega, Jlenia Mauceri, Rosanita Moricca detta Anita, Gabriele Norcia, Ivan Palestro, Rosaria Paradiso detta Sara, Maria Perna, Debora Pincio, Marco Rametta, Salvatore Russo, Marco Sammatrice, Jordan Scala, Debora Scarrozza, Carlos Torres, Paolo Zenobio, Josephine Rose Marie Bonomo, Alessandro Esposto detto Sandro, Isabella Filancieri di Giorgio.

SIAMO SIRACUSA: Moena Scala, Antonino Barca, Francesca Bosco, Giuseppe Bramante, Alessandro Capitani, Giuseppe Capodieci, Anna Casella, Luca Centofanti, Chiara Claudio, Sebastiano Fazzina, Giuseppe Fisicaro, Fabio Giomblanco, Gloria Giommarresi, Francesco Greco, Concetta La Paglia, Filippa Longo, Maria Teresa Longo, Alfio Mammino, Antonio Miceli, Vincenzo Mirmina, Salvatore Neri, Angelo Nifosì, Damiano Palumbo, Angela Pennisi, Fabrizio Presti, Angelo Rotondo, Giuseppe detto Jesse Samà, Rita Scamporlino, Tiziana Sergi, Giorgia Siringo, Massimo Spada, Vittorino Tranchina.




Bambini che giocano nella Fontana di Diana, scatti virali e una riflessione urgente

Bambini che giocano. Un’immagine che evoca solitamente gioia. Non in questo caso, visto che si tratta di bambini che giocano all’interno della Fontana di Diana, in piazza Archimede. Immagini di una giornata di festa, quella di ieri, ore di tempo libero che le famiglie di questi bambini hanno trascorso nel centro storico di Siracusa. Piazza Archimede senz’auto dava la possibilità di muoversi liberamente, troppo liberamente, però, se si consente di fare della Fontana di Diana, un parco giochi. Le foto scattate da Maurizio Zivillica e pubblicate su Facebook sono diventate immediatamente virali. Numerosi i commenti, tanta la rabbia espressa sui social. Si fa riferimento all’assenza di controlli da un lato, all’assenza di educazione civica dall’altro, si parla di rispetto per il bene pubblico, di capacità o incapacità da parte dei genitori di indirizzare i propri figli verso i comportamenti adeguati. Ma a prescindere dal dibattito, che prende strade diverse e può anche andare fuori pista, come sono andate davvero le cose? Ad assistere alla scena, tra gli altri, c’era il presidente dell’Associazione delle Guide Turistiche, Carlo Castello, che è anche intervenuto e che chiarisce alcuni aspetti. Primo in assoluto: “Non erano siracusani- si affretta a puntualizzare- Erano turisti siciliani, probabilmente del Catanese. Quando ho visto i bambini (potevano avere sette o otto anni al massimo) giocare all’interno della Fontana di Diana- prosegue- mi sono rivolto ai genitori, invitandoli a farli uscire, per tante ragioni, anche di sicurezza:  all’interno della fontana ci sono dei rubinetti che sembrano delle punte di lama. Se uno di quei bimbi fosse scivolato, adesso staremmo raccontando altro”. A rispondere alla sollecitazione di Castello è stato il padre di uno dei bambini. Una risposta che lascia di stucco: “Si, si, ora li faccio uscire, ma allora perché non fate mettere l’acqua nella fontana? “. Come se il fatto che la vasca fosse vuota, probabilmente per essere sottoposta a pulizia, rappresentasse motivo per il quale diventava lecito utilizzarla per salti, arrampicate, per appendersi alle statue. “Alla fine si sono spostati- aggiunge Castello- Sono intervenuto perché sarebbe stato assurdo il contrario”. L’episodio, dunque, è questo. Le riflessioni da fare sono tante e dovrebbero partire all’interno delle famiglie, per spostarsi, comunque, anche fino alle istituzioni. Tutto sembra essere tollerato, tutto può essere minimizzato. L’amarezza maggiore dovrebbe essere questa e aumenta, anziché diminuire, se si pensa che in questi giorni a Siracusa si registra un “boom” di presenze turistiche. Chissà se ci meritiamo questa attenzione, se sapremo guadagnarci un giorno anche la stima dei visitatori per il modo in cui sapremo avere cura delle nostre bellezze e di casa nostra.