Anno mariano, il presidente della Cei a Siracusa. In Santuario raccolta fondi per terremotati

Sarà il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi, ad aprire l’anno mariano a Siracusa. Presiederà la cerimonia al Santuario, sabato 25 marzo alle 17. Il pontificale è affidato all’arcivescovo Lomanto. L’anno mariano è stato proclamato in occasione del 70.o anniversario della lacrimazione della Madonna a Siracusa.
“Le Lacrime della Madonna sono ancora oggi presenti nelle piaghe sofferenti dell’umanità, lacerata dalla vergogna della guerra, prostrata dalle catastrofi naturali, umiliata dai soprusi e dalle violenze umane, provata dall’indigenza, dal rifiuto e dalla malattia”, la riflessione del rettore della basilica mariana, padre Aurelio Russo.
Anche papa Francesco ha più volte sottolineato la vicinanza della Madonna nelle Lacrime, “segno tenero della compassione di Dio nei giorni nostri”. Tutte le offerte che saranno raccolte durante il pontificale saranno integralmente inviate alla Caritas Italiana. Verranno destinate alle popolazioni turco-siriane duramente colpite del devastante terremoto di alcune settimane addietro.




Dall'incontro con Dolce&Gabbana all'assunzione: Matteo, ragazzo con bisogni e talento speciali

Tutto è partito da un incontro a palazzo Vermexio, per esaudire un suo desiderio. Da ieri, però, Matteo, giovane siracusano con alcuni tratti dello spettro autistico, è ufficialmente un dipendente di Dolce&Gabbana. Ha incontrato i due stilisti la scorsa estate, nelle giornate dedicata alla moda nel capoluogo. Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono rimasti colpiti dal giovane diplomato all’Istituto  d’Arte, dai lavori che aveva mostrato loro, dal suo talento vero. In quell’occasione avevano suggerito al ragazzo di partecipare alle selezioni per un tirocinio in azienda. Quel tirocinio è iniziato tre mesi fa e Matteo ha potuto imparare tante altre cose rispetto a quelle che sapeva già, mettendo a miglior frutto le sue capacità.  E adesso il contratto. La madre ha voluto scrivere al sindaco Francesco Italia per raccontargli la bellissima notizia. Era stato il primo cittadino, infatti, ad organizzare quel primo incontro. Le parole della madre riempiono di ottimismo rispetto ad un tema, quello dell’inclusione, abusato spesso senza concretezza. “Sono felicissima- si legge nella lettera inviata al sindaco-  grazie  di aver fatto conoscere a Matteo e ad esporre i problemi di un ragazzo speciale a due stilisti fantastici con un cuore grande, che gli hanno dato l’opportunità di entrare nella loro azienda. Se ha la possibilità di far giungere i nostri ringraziamenti a Dolce & Gabbana da parte nostra in particolare da Matteo” . Sarebbe tutto bellissimo se la storia si fermasse qui. Sarebbe la storia di un talento riconosciuto come tale, di un ragazzo con delle lievi disabilità che viene accolto in un’azienda e che può lavorare facendo quello che ha sempre sognato di fare. Sarebbe la storia di un’opportunità concessa e colta, trasformata in qualcosa di più grande, dell’impegno che vince, dei pregiudizi che crollano quando si sa vedere oltre e dentro. E invece purtroppo diventa anche la storia della mancanza di discernimento tra le beghe della città, la politica e la vita di una persona che arriva ad una svolta. Commenti che -inutile negarlo- a volte arrivano ai confini della cattiveria. La famiglia li ha notati, se n’è dispiaciuta, è chiaro. Si è chiesta perché. Ma non vuole rovinarsi un momento di felicità così intenso e non replica.




Psicologo di base: Spada (Pd), "Una necessità"; Gilistro (M5S): "Disagio, interventi a monte"

Audizione in Commissione Sanità dell’Ars dedicata all’istituzione della figura dello psicologo di base, con la partecipazione del presidente regionale dell’Ordine degli Psicologi. Analizzato il disegno di legge predisposto dall’on. Giuseppe Zitelli ed integrato con gli altri articoli degli altri 4 testi presentati. Uno a firma del deputato regionale Tiziano Spada (Pd). “Il Ddl in questione – spiega proprio Spada – ambisce alla presa in carico globale della persona e della sua salute, compresi gli aspetti psicologici. Quasi una necessità in seguito all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, che ha determinato un aumento della richiesta di un adeguato supporto per le persone, giovani soprattutto, che manifestano un disagio psicologico”.
Nel suo intervento, il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) ha confermato di condividere la misura, “importante per prevenire i primi segnali di disturbi d’ansia che potrebbero aggravarsi, sfociando in ospedalizzazioni per problemi neuropsichiatrici con relativo costo sociale”. Gilistro invita, però, a guardare anche a monte del problema psicologico. “Serve una programmazione attenta da parte degli assessorati alla Sanità ed alla Famiglia per intervenire con corsi per la genitorialità e formazione continua nelle scuole. Baby gang, bullismo, disturbi alimentari, sindromi ansioso-depressive, autolesionismo: i nostri ragazzi sono a rischio. Dobbiamo programmare da qui a pochi anni una strategia con linee guida chiare per assicurare loro uno sviluppo sereno. Troppe ed estreme fragilità: coinvolgiamo i pediatri, vicini alle famiglie, per parlare di genitorialità con mamme e papà non sempre preparati a fronteggiare il disagio crescente dei figli. Coinvolgiamo la scuola, con esperti e formazione continua delle figure di riferimento già in organico. Agevoleremo così anche il lavoro dello psicologo di base che rischia, altrimenti, di essere una goccia nel mare per questi nostri figli così fragili, tra post lockdown e digitalizzazione estrema”.




Lungomare Vittorini, aumentano le difese: mini-frangiflutti a ridosso del muraglione

Riparata la grande voragine, si sono spente le attenzioni mediatiche su lungomare Vittorini. Ma in realtà non si sono ancora fermati i lavori per evitare che possa ripetersi in futuro quanto accaduto, con il mare capace di ingrottarsi sotto la sede stradale senza nessun segnale, fino a svuotare il sottofondo e ridurre l’asfalto ad una membrana sul vuoto.
Solo perchè scampato, il pericolo non viene sottovalutato. E questo è bene. Presto per dire se le misure adottate in tempi record siano quelle più efficaci: dopo aver “tappato” la falla con uno strato di calcestruzzo e nuovo riempimento, sono stati adesso posizionati a difesa del muraglione dei mini frangiflutti. I blocchi in cemento piazzati a distanza ravvicinata, quasi a ridosso dalla parete est del lungomare, dove peraltro altri blocchi sostengono le paratie di rinforzo recentemente posate per rafforzare la base di fondazione del muraglione.
L’opinione pubblica segue con interesse e, per quanto le due due vicende abbiano pochi punti di contatto, inevitabilmente finisce per interrogarsi sul perchè ci siano state due risposte diverse per le emergenze di lungomare Vittorini e di via lido Sacramento. Per quest’ultima strada, con due punti franati nel 2021 per il maltempo, si attende ancora il via libera in conferenza dei servizi per l’avvio dei lavori di ripristino della parete rocciosa su cui poggia la strada che corre parallela al mare.




Giornata mondiale della sindrome di down, workshop Aipd all'Urban Center di Siracusa

(c.s.) Si è parlato anche di progetto di vita durante l’ultima sessione nell’ambito del workshop organizzato dalla sezione di Siracusa dell’AIPD – Associazione Italiana Persone Down – svoltasi ieri all’Urban Center in occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down.
Affrontando il tema della “Qualità della vita per i soggetti con sindrome di Down”, è emersa ancora la parziale o non sufficiente conoscenza delle opportunità, pur previste da alcune specifiche leggi, che laddove trovassero compiuta applicazione consentirebbero di costruire concreti progetti di vita delle persone con disabilità. Un deficit di conoscenza che, come è stato fatto osservare, coinvolge – almeno in parte – sia la sfera degli enti territoriali che quello degli stessi genitori di figli con disabilità.
Altro capitolo quello relativo ai fondi. Dai diversi momenti di confronto svolti nell’ambito del workshop è emerso che pur essendo disponibili risorse da destinare in maniera specifica ad interventi ad ampio spettro (a cominciare dal tema dell’inclusione) per le persone con disabilità, in alcuni casi tali somme non vengono ancora utilizzate benché siano accantonate da diversi anni. Alla stessa stregua occorre migliorare la capacità di utilizzo di specifici fondi comunitari messi a disposizione per progetti finalizzati al mondo del lavoro e all’inclusione sociale.
Alla luce delle criticità emerse – a fronte comunque anche di alcuni importanti e confortanti risultati pur registrati – l’AIPD Siracusa ha rilanciato con forza l’esigenza di realizzare in tempi adeguati una mappatura dei centri del lavoro della zona e di contribuire a creare le migliori condizioni perché queste strutture abbiano una funzionalità ottimale. Altra sollecitazione è stata poi quella di istituire dei centri per l’impiego interinali. Tra le priorità indicate pure quella di migliorare la comunicazione tra le varie associazioni che si occupano di disabilità.
Alla fine dei lavori è stato consegnato ai relatori un documento programmatico contenente le proposte migliorative per il territorio di Siracusa formulate dalla stessa AIPD. Fra queste l’aggiornamento del censimento delle persone con disabilità nella provincia di Siracusa e nei singoli comuni del territorio (capoluogo incluso), così da poter avere un numero certo sulla popolazione diversamente abile, suddivisa anche per tipologia di disabilità; la sollecitazione alle Aziende Sanitarie affinché certifichino la necessità di avere i Piani Educativi Individualizzati (PEI) per alunni diversamente abili, redigendo il profilo di funzionamento e non la diagnosi funzionale come voleva la vecchia normativa; l’accompagnamento degli alunni e delle alunne con sindrome di Down nella delicata fase post diploma di scuola superiore, attraverso l’indirizzamento al collocamento mirato (legge 68/1999), ai percorsi di servizio civile nazionale, alla creazione di cooperative sociali o ai centri diurni di zona e, in tal caso, si chiede di realizzare/aprire nuovamente tali strutture nel territorio comunale e provinciale di Siracusa.
Il workshop è stato promosso da AIPD Siracusa in collaborazione con Siracusa Città Educativa. Alla sessione mattutina ha anche portato il saluto della Città il Sindaco Francesco Italia.




Teatro greco, in corso l'allestimento per gli spettacoli: geotessuto, juta con sabbia e legno

Per la prima volta in assoluto sono stati avviati degli avanzati esami sullo stato della pietra in cui è scavato il teatro greco di Siracusa. Laser scanner ed altri test diagnostici di elevata tecnologia per valutare non solo la salute del monumento ma soprattutto per fornire una risposta definitiva ad un quesito attuale: quanto peso antropico può sopportare l’antica cavea? Gli esami permetteranno anche di comprendere quanto incidono altri fattori – forse più impattanti – sul progressivo deterioramento del teatro greco, su tutti gli agenti atmosferici e le acque non convogliate che si riversano copiose sui gradoni durante le precipitazioni meteoriche più intense. Non c’è ancora in loco un sistema capace di regolamentare il deflusso di quei rivoli, particolarmente aggressivi per la delicata pietra. E alle volte vengono trascinati giù per il teatro pietre ed altri materiali che l’acqua incontra nel suo cammino, dalla parte sommitale (nei pressi del ninfeo) sino alla scena. Lo sanno bene i restauratori ed i geologi, come Pippo Ansaldi che questa mattina ha voluto dare una nuova occhiata da vicino al teatro greco.
Nessuno, è bene ribadirlo, prima del direttore Mamo aveva avviato una campagna diagnostica come quella in atto. Nemmeno i soprintendenti più duri e puri, nonostante siano almeno due decenni che ci si domanda quali siano le condizioni complessive della friabile pietra calcarea del teatro greco.
Sino ad oggi, però, in assenza di dati strumentali certi si naviga più o meno a vista, a forza di opinioni che – per quanto autorevoli – non possono contare sulla conferma dei dati. Sarà, quindi, particolarmente interessante (ed utile) poter contare su questa serie di elementi che, per la prima volta, verranno messi a disposizione di quanti hanno a cuore le sorti del monumento identitario per Siracusa. Ci vorranno però ancora diverse settimane per conoscerne gli esiti, proprio alla luce della complessità degli studi avviati con il ricorso anche al laser scanner.
Intanto, in questi giorni, si allestisce il teatro greco di Siracusa per la stagione degli spettacoli. I tecnici della Fondazione Inda, con la supervisione della Soprintendenza, stanno – come ogni anno – montando la struttura “protettiva” in legno su di una rete di tubi zincati. L’operazione, delicata, richiede attenzione e tempo oltre al rigoroso rispetto di tutta una serie di prescrizioni che già lo scorso febbraio gli uffici siracusani dei Beni Culturali hanno ribadito, in una comunicazione inoltrata proprio alla prestigiosa Fondazione che da oltre cento anni si occupa del recupero e del rilancio della tradizione del teatro classico a Siracusa.
Ad esempio, prima di piazzare i gradoni in legno deve essere rivestito il teatro greco con geotessuto ignifugo “al fine di evitare danneggiamenti”. L’eventuale contatto tra la struttura in legno ed il monumento “dovrà essere meccanicamente salvaguardato tramite interposizione di sacchetti di juta con trama e grammatura mai inferiore a 305g/m2” riempiti con sabbia e poggiati sul geotessuto ignifugo. Vietato l’utilizzo di chiodi “preferendo il sistema di avvitamento meccanico, così da evitare contraccolpi alle superfici lapidee” e fenomeni di ossidazione. All’esterno del monumento debbono avvenire lavori di verniciatura delle parti in legno.
Un archeologo specializzato, incaricato dall’Inda ed “approvato” dalla Soprintendenza, deve effettuare ogni giorno uno “stretto controllo” delle operazioni di allestimento e smontaggio dell’attrezzamento. Una relazione quotidiana, corredata da foto e rilievi ortofotografici da completare ad ottobre, quando la struttura viene smontata, con un contradditorio d’esame condotto sui luoghi, insieme ai vertici della Soprintendenza deputati alla tutela del monumento.




"Lavorare in Ortigia, un incubo spostarsi": parte una petizione dei lavoratori

Difficile raggiungere Ortigia per i lavoratori che vivono altrove. Parte, dunque, una raccolta firme per chiedere all’amministrazione un immediato cambio di passo. Portavoce del gruppo di dipendenti alle prese con disagi negli spostamenti da e verso il luogo di lavoro è Giuseppe Implatini. “Dopo innumerevoli appelli lanciati in più occasioni agli assessori (attuali e del passato)- la posizione espressa- assegnatari delle deleghe in oggetto, noi lavoratori e lavoratrici in servizio presso gli uffici ubicati sull’isola di Ortigia constatiamo con grande rammarico che l’attuale Amministrazione continua ad essere sorda e cieca sulla questione in oggetto. Per sgombrare il campo da facili etichettamenti- prosegue Implatini-  ricordiamo ai destinatari in indirizzo che con correttezza e non essendo residenti in Ortigia, non abbiamo mai chiesto il rilascio di ulteriori pass per l’accesso alla Z.t.l., non volendo allungare la già fin troppo lunga lista degli aventi diritto al talloncino “magico”, un elenco che insieme ai relativi criteri di composizione meriterebbe comunque approfondimenti e trasparenza. Un gesto di responsabilità civica che però non ci ha ripagato, perché non solo non è stata mai attuato un servizio di trasporto pubblico da e per l’isola ma non è stata trovata alcuna alternativa all’accesso in Ortigia con pass, considerando che prima delle restrizioni alla Z.t.l. ai non residenti era concesso nelle ore lavorative di posteggiare la propria auto sugli stalli riservati ai possessori di pass. Privilegio revocato ormai da anni a favore di una restrizione della normativa che regola l’accesso alla Z.t.l. senza prevedere il potenziamento dell’esistente ma discontinuo servizio di bus navetta, ad oggi persino eliminato”. Una situazione che i firmatari della petizione definiscono intollerabile e che “ci spinge a chiedere, stavolta con urgenza a questa Amministrazione, che si trovi finalmente una soluzione dignitosa ed efficiente, anche in considerazione della vocazione turistica della città. Raggiungere Ortigia, com’è evidente per noi lavoratori e lavoratrici la cui sede di assegnazione si trova all’interno dell’isolotto, non è una scelta ma una necessità; ecco perché non troviamo ammissibile in una città civile di dover ricorrere ad espedienti, spesso scomodi, costosi e a volte difficilmente attuabili per poterci recare a lavoro, (affitto di un posto auto in rimessa all’interno dell’isolotto, utilizzo di strisce blu a pagamento per poi proseguire comunque a piedi verso ola meta, utilizzo di mezzi a due ruote spesso pericolosi per l’incolumità personale e per i più fortunati lo sfruttamento di familiari o amici, autisti forzati”. Questo stato di cose peserebbe sulle tasche e sull’organizzazione di intere famiglie. Al Comune viene rimproverata la capacità di programmazione di un “servizio semplice di bus navetta dai principali parcheggi fino al centro storico, già sperimentato peraltro la sera e nei fine settimana”. I lavoratori non escludono, in caso di mancato riscontro, azioni eclatanti che rendano evidente il proprio disagio quotidiano”.




Teatro greco e concerti, danneggiata l'auto del direttore del Parco. Scarpinato: "Condanna"

Nei giorni scorsi, ignoti hanno preso di mira l’auto del direttore del parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo. Verosimilmente con un l’utilizzo di un coltello, hanno squarciato due pneumatici. Un episodio denunciato alle forze dell’ordine, nel pieno di una discussione pubblica e molto accesa sull’utilizzo del teatro greco di Siracusa.
“Piena solidarietà e vicinanza al direttore del Parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo, per il vile atto intimidatorio ricevuto”, dice l’assessore regionale ai beni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato. “Fiducioso nell’operato di inquirenti e forze dell’ordine per far luce sull’accaduto, sono certo che il direttore proseguirà nel suo mandato con ancora più fermezza e caparbietà, nel rispetto della legalità e per la tutela del nostro patrimonio archeologico”, aggiunge l’assessore.
Sui social, era stato lo stesso mamo a rendere pubblico l’accaduto con un post poi rimosso. “Mi hanno fatto trovare una bella sorpresa: due gomme tagliate con un coltello. Mah!”, il contenuto del post.

Anche il sindaco di Siracusa è intervenuto per esprimere con una nota solidarietà al direttore del Parco archeologico, Antonello Mamo. “Un gesto vigliacco sul quale, sono certo, gli inquirenti riusciranno a fare
chiarezza”, le sue parole.




Verso le elezioni: Roberto Trigilio candidato sindaco di Siracusa con Cateno De Luca

Siracusa non è una “partita” come le altre e allora per presentare il “suo” candidato sindaco si muove Cateno De Luca. Mercoledì sarà in città, per lanciare la volata a Roberto Trigilio che nelle ultime settimane ha superato nelle gerarchie interne di Sud chiama Nord l’ex direttore del Pronto Soccorso di Siracusa, Elino Attardi.
Avvocato, ex consigliere comunale del M5S, Roberto Trigilio è stato nei giorni scorsi a Santa Teresa di Riva, il quartier generale dei deluchiani per un vertice con tutti i candidati chiave per la prossima tornata elettorale. E De Luca ha annunciato il suo tour nelle principali città siciliane al voto, confidando nella capacità di creare consenso con la sua personalità.
In attesa di conoscere il candidato (o i candidati) del centrodestra e del centrosinistra, salgono a quattro i nomi ufficiali in corso per le elezioni del 28 e 29 maggio: il ricandidato sindaco uscente Francesco Italia (Azione), Michele Mangiafico (Civico4), Alfredo Foti (Officina Civica) e Roberto Trigilio (Sud chiama Nord).




Decreto Isab, le perplessità del sindacato: "scongiurerà lo stop legato a vicenda Ias?"

“Apprezziamo l’interesse del Governo nazionale per il polo petrolchimico di Priolo, ma adesso bisognerà vedere quali saranno gli effetti concreti del decreto firmato oggi dai ministri Urso e Pichetto. Ci chiediamo, infatti, se sarà scongiurato lo stop agli impianti dovuto al provvedimento della Procura”. A dare voce alla perplessità sulla effettiva efficacia del nuovo decreto sono i segretari generali di Uil e Uiltec Sicilia, Luisella Lionti e Peppe Di Natale.
“E’ certamente importante l’impegno ribadito dai ministri Urso e Pichetto per realizzare politiche industriali capaci di conciliare sviluppo, occupazione e sostenibilità ambientale. Questo vale particolarmente in considerazione del rilievo strategico della produzione petrolchimica siracusana e siciliana, su cui riteniamo indispensabile che si apra un confronto anche con Regione e imprese sugli investimenti necessari a salvaguardare e rilanciare l’area industriale sfruttandone appieno le potenzialità. Questo non può non passare anche da un intervento efficace e incisivo su Ias e sulla sua governance”.