Sei zone rosse nel siracusano: rafforzati i controlli. "Sofferenza che avremmo evitato"

Sono attualmente 6 le zone rosse attive in provincia di Siracusa: a Solarino e Rosolini si sono purtroppo aggiunte negli ultimi giorni anche Lentini, Carlentini, Ferla e Buccheri. Controlli rafforzati in entrata ed in uscita delle cittadine citate, con pattuglie delle forze dell’ordine lungo le principali vie di collegamento.
Tutte le articolazioni territoriali dell’Arma dei Carabinieri, supportate da una squadra del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e, per il comune di Rosolini, con la collaborazione della Tenenza della Guardia di Finanza di Noto, stanno svolgendo mirati servizi di controllo. “Sorveglianza ed attività informativa fornita ai cittadini, intendono aumentare la consapevolezza del rischio poiché ognuno di noi è chiamato ad impegnarsi, anche nei piccoli gesti, per scongiurare il propagarsi della malattia”, spiegano dal Comando provinciale.
Ad oggi, nelle sei cittadine in zona rossa, i Carabinieri hanno controllato circa 150 attività commerciali e 400 persone: 48 sono state sanzionate (assenza di giustificato motivo per uscire di casa, niente mascherine, violazione del coprifuoco o del divieto di ingresso e di uscita dal proprio Comune).
A Rosolini, dal 4 aprile scorso (data di istituzione della “zona rossa”) i Carabinieri hanno sanzionato e disposto la chiusura provvisoria di due bar, i cui titolari ospitavano al loro interno alcuni avventori intenti a consumare bevande, contravvenendo alle disposizioni circa l’asporto di cibi e bevande. Per un altro bar, che ha consentito ad alcuni avventori di stazionare all’interno dell’attività, è stato richiesto un provvedimento di chiusura alla Prefettura di Siracusa.
Nei Comuni di Lentini e Carlentini, dall’istituzione della “zona rossa”, ovvero dal 17 aprile sono stati controllati 33 esercizi commerciali, 85 soggetti e sanzionate 2 persone.
I Carabinieri intensificheranno i controlli anche a Buccheri e Ferla che dalla mattinata odierna sono passati anch’essi nella fase più delicata per il contenimento della pandemia per impedire che vengano poste in essere condotte che potrebbero ritardare il ritorno alla normalità.
“La zona rossa è una sofferenza per tutta la città, un sacrificio che ognuno di noi avrebbe voluto evitare”, spiega il sindaco di Lentini, Saverio Bosco. “Zona rossa vuol dire controlli e sanzioni, ringrazio le forze dell’ordine che stanno presidiando il territorio. A nessuno piace questa condizione, ma a nessuno altresì piacerebbe avere a che fare con il virus e con le conseguenze nefaste che potrebbe causare. Buon senso, rispetto delle regole e vaccini sono le armi per cominciare ad uscire da questo incubo. Le polemiche, la caccia all’untore contribuiranno soltanto a rendere più difficile questo già complicato periodo”.