Sequestrati oltre 4.000 esemplari di riccio di mare tra Siracusa e Priolo

Sequestrati, dal personale della Guardia costiera, circa 4000 esemplari di riccio di mare a Punta Magnisi, nel Comune di Priolo Gargallo. Gli esemplari confiscati, ancora vivi, sono stati rigettati in mare. Su segnalazione della pattuglia dell’Arma dei Carabinieri, è stato effettuato, assieme allo stesso personale, un ulteriore sequestro di circa 500 ricci di mare e contestato l’ illecito amministrativo di 4.000 euro a carico del trasgressore sorpreso in flagranza, mentre era intento al confezionamento in barattoli della polpa di riccio di mare. Anche in questo caso, gli esemplari confiscati, ancora vivi, sono stati rigettati in mare. La Guardia costiera ne approfitta per ricordare che la pesca dei ricci di mare, anche per i pescatori professionisti, è vietata già a partire dal primo maggio e fino al 30 giugno prossimo per dare a questa specie la possibilità di riprodursi e compensare le perdite dovute al prelievo, spesso indiscriminato, praticato durante il periodo consentito e durante il quale, comunque, vige il limite massimo di cattura giornaliera di 50 esemplari per i pescatori sportivi e di 1.000 per i professionisti. I controlli proseguiranno sull’intera filiera della pesca.