Servizio Idrico. L'ex curatore La Croce: "Io accanto ai lavoratori Sai 8, pronto anche a fornire consigli legali"

Solidarietà ai lavoratori di Sai 8 viene espressa dall’ex curatore fallimentare, Giovanni La Croce. Dal suo studio di Milano, il professionista si dice “idealmente alla testa dei loro picchetti e delle loro manifestazioni per protestare contro chi ha la responsabilità di non aver saputo trovare e programmare, nei tanti mesi avuti a disposizione, una ordinata soluzione al problema della gestione del servizio idrico della Provincia di Siracusa”. La Croce individua due responsabili: i suoi ex colleghi della gestione provvisoria  e la politica. Poi si lascia andare ad una triste previsione, secondo la quale “a pagare le spese” di quanto accade adesso “sarà, in primo luogo, l’utenza, che dovrà sopportare contingentamenti e disservizi e, poi, i fornitori, soprattutto quelli di energia, che verranno pagati con gravi ritardi o non verranno pagati affatto”.
Giovanni La Croce invita poi i lavoratori di Sai 8 a contattarlo per eventuali consigli legali ma anche “per manifestare fisicamente insieme in difesa di un posto di lavoro che hanno sempre onorato con dedizione e competenza, garantendo all’utenza un servizio adeguato, pur nei limiti delle risorse finanziarie disponibili in Sai8”. Quindi un’altra bordata diretta ai curatori fallimentari con cui ha condiviso un pezzo di percorso. “Sorprendente è che dopo averli riassunti, sopportando le relative spese, e dunque avendone condivise le motivazioni sottostanti, abbia rinunciato a tutti i giudizi avanti allo SGA senza contropartita alcuna, neppure di salvaguardia dei posti di lavoro. Ve da domandarsi se, veramente, si tratti di sola incompetenza e pressappochismo, dato che peggio non si poteva fare”.