Pd, M5S, Avs e Controcorrente: “Rimozione assessori DC è solo maquillage”
Per le opposizioni la mossa con cui Schifani ha rimosso dirigenti e assessore della DC dal governo regionale “Non può bastare”. Lo sostengono in una nota congiunta Pd, M5S, Avs e Controcorrente. Per le opposizioni si tratta “di un’operazione di maquillage”. E attaccano: “Rimuovere dirigenti e assessori che si sono rivelati politicamente poco più che prestanome è l’ennesimo tentativo di Schifani di non assumersi mai fino in fondo le proprie responsabilità. È lui il capo del governo regionale che ha proceduto ad una vergognosa spartizione dei manager della sanità. È sotto i suoi occhi che gli assessorati si sono trasformati in centrali per favoritismi indecenti e i concorsi sono stati decisi a tavolino. Per questo deve andare a casa e liberare la Sicilia dalla cappa di inchieste, scandali e ruberie in cui la sua giunta l’ha fatta precipitare. È la sola possibilità per salvare questa Regione e darle un futuro. Per questo, ancora con più convinzione, saremo in piazza domani alle 15 sotto la presidenza della Regione in piazza Indipendenza, a Palermo per chiedere a gran voce che Schifani e il suo governo vadano a casa subito”.
La decisione del presidente della Regione arriva a pochi giorni dall’inchiesta sulla sanità siciliana con il coinvolgimento – tra gli altri – di Totò Cuffaro, del deputato regionale DC Pace e di altri personaggi vicini. Tra gli indagati, anche dirigenti e funzionari dell’Asp di Siracusa. Sotto la lente dei magistrati palermitani, la gara d’appalto per i servizi di ausiliariato dell’Azienda aretusea. Il sospetto è che l’aggiudicazione sia stata pilotata.
In foto da sx a dx: Carlo Gilistro (M5S), Nuccio Di Paola (M5S), Ismaele La Vardera (Controcorrente)