Siracusa. Abusivismo: bassa criticità, ma sono decine le ordinanze di demolizione

Dopo la tragedia di Casteldaccia è allarme per l’abusivismo edilizio in Sicilia, in particolare per quelle abitazioni costruite in luoghi vulnerabili ed a rischio. Un rischio dal quale Siracusa non può dirsi esente del tutto, per via anche del dissesto idrogeologico che ha “mangiato” negli ultimi anni diversi metri lineari di costa e falesia.
Nel corso della sindacatura Garozzo, il primo cittadino ha firmato decine di ordinanze di demolizione. Altre risalgono alle precedenti amministrazioni. Le opere abusive sono soprattutto nell’entroterra, dove non sarebbero elevati i rischi legati ad eventuali calamità. Le costruzioni lungo la costa sarebbero state tutte sanate. Demolizioni vere e proprie ancora nulla, anche per il noto problemi di fondi. L’ultima campagna di demolizioni risale ai primi anni 2000, attraverso un protocollo all’epoca siglato tra Comune e Procura.
Da questo punto di vista, la giunta regionale ha lavorato ad un ddl presto all’esame dell’Ars per “sostenere” i sindaci, offrendo loro risorse per gli interventi attraverso l’Unione europea a cui la Sicilia chiederà di poter applicare quella norma in base alla quali i fondi strutturali possono essere usati anche per le calamità con un cofinanziamento per le regioni del 5%.

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