Siracusa. Acqua a tempo ai privati mentre a Palermo… "si perde tempo"

Non tardano le reazioni del mondo politico locale alla notizia, anticipata ieri da SiracusaOggi.it, del ritorno dei privati nella gestione dell’acqua nel siracusano. Un ritorno a tempo, per dodici mesi, con alle spalle il colosso spagnolo Aqualia. Sull’Assemblea Regionale Siciliana piovono gli strali di Enzo Vinciullo dopo che per l’ennesima volta non è stata calendarizzata dalla conferenza dei capigruppo  la discussione del disegno di legge per la difesa dell’acqua pubblica a Siracusa. “Continuerò a chiedere l’inserimento del Disegno di Legge da me preparato il 18 marzo e prenderò in esame l’ipotesi di occupare l’Aula per costringere il Presidente dell’Ars a porre all’ordine del giorno e in discussione il mio Disegno di Legge”. Quanto al ritorno dei privati, Vinciullo evita un commento diretto ma precisa che  “la responsabilità non è della Curatela Fallimentare che deve, giustamente, trovare una soluzione veloce a un problema drammatico. La responsabilità è di chi, non so se volutamente, ritarda l’approvazione del Disegno di Legge”. Ad appoggiarne la linea, anche Marica Cirone Di Marco.