Siracusa. Ancora fermi i bus elettrici, l'assessore Randazzo: "Scusateci"

Prosegue lo stop tecnico dei bus navetta del Comune di Siracusa. Come anticipato da SiracusaOggi.it, una catena di improvvisi guasti ha messo ko i mezzi proprio nella fase calda della trattativa tra Palazzo Vermexio e la ditta che si era aggiudicata il servizio di manutenzione del parco mezzi elettrici. Servizio in scadenza, il 9 settembre, e pare senza spazio per proroghe. I dieci dipendenti hanno già ricevuto le lettere di licenziamento ed incontrato nei giorni scorsi l’assessore alla Mobilità, Giovanni Randazzo. Momento difficile, niente navette elettriche su strada e disagi da e per l’isolotto di Ortigia.
“Esprimo il mio rammarico nei confronti di turisti, cittadini ed esercenti commerciali per la temporanea sospensione del servizio di trasporto con bus elettrici determinata dalla rottura improvvisa e contestuale di cinque mezzi comunali. La ditta incaricata della manutenzione, con varie note, tra cui quelle del 31 luglio e del 4 agosto, ci ha comunicato che i guasti sono di diversa natura e che il sesto mezzo in dotazione è fermo perché deve essere sottoposto a revisione, fissata per il prossimo 10 settembre. Il Comune sta ricercando le soluzioni opportune per ripristinare al più presto, anche parzialmente, il servizio così da ridurre nei limiti del possibile il disagio degli utenti”.
Anche in questo caso, non arrivare sotto scadenza di servizio preparati e con una idea chiara avrebbe forse risparmiato alla città questo momento di imbarazzo ed impasse. Restano un segno di classe e grande rispetto le scuse pubbliche alla cittadinanza.
Il consigliere comunale Carlo Gradenigo, suggerisce una soluzione. “Nell’attesa di una nuova gara europea, basterebbero 2 navette per la sola tratta Ortigia/Piazzale Marconi, integrando il servizio con i bus scoperti rossi (hop on/hop off) che coprono già l’intero percorso turistico delle navette elettriche (Ortigia/Caduti/Von Platen/ Museo Paolo Orsi/Area Archeologica/Corso Gelone). Ripararne 2 non è come ripararne 6, in termini di costi e pezzi di ricambio necessari. Pezzi che possono essere recuperati a costo zero dalle altre 4 navette temporaneamente ferme”.