Siracusa. Ancora fermi i progetti per i percettori del reddito di cittadinanza: perchè?

Era il mese di settembre dello scorso anno quando la giunta comunale di Siracusa annunciava il via libera all’atto di indirizzo per l’attivazione delle procedure e la stesura dei progetti che avrebbero consentito l’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza in lavori di pubblica utilità. A febbraio del 2021, però, nessuno dei progetti previsti negli ambienti ambientale e beni comuni è partito.
Eppure in tutto questo lasso di tempo i dirigenti dei settori comunali interessati avrebbero dovuto definire i cosiddetti Puc, completi di costi di organizzazione e gestionali, per poi passarli al settore Pari opportunità sociali per il coordinamento dell’attuazione e dell’impegno di spesa.
L’assessore alle politiche sociali, Maura Fontana, spiega perchè ancora i progetti non sono partiti.

In cosa dovrebbero essere . prima o poi – impiegati i percettori di rdc a Siracusa? Ripulire dalle erbacce le strade, i marciapiedi e le corsie ciclabili; cura e sorveglianza dei parchi e manutenzione delle ringhiere con affaccio sul mare di Ortigia.
I beneficiari potranno essere impegnati da un minimo di 8 ore a un massimo di 16 a settimana, ciò in virtù del fatto che il reddito di cittadinanza contempla da parte loro la sottoscrizione di un patto per il lavoro e l’inclusione sociale.
I progetti non sono forme di impiego subordinato o parasubordinato e devono avere carattere temporaneo. In più non possono sostituire le attività già svolte dal Comune o che vengono affidate a ditte esterne.
In provincia, Noto e Canicattini sono stati i primi comuni ad avviare i progetti puc con l’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza.

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