Siracusa. Antenne militari a Santa Panagia, avviata la manutenzione dell’area

Non sono passati inosservati i lavori in corso nella grande area della Marina Militare a Santa Panagia. Da qualche giorno operazioni in corso concentrate, in particolare, attorno ad un traliccio. Tecnicamente si tratterebbe di un ponte in radio attualmente dismesso ma comunque bisognoso di manutenzione.
Ma è bastata questa attività per risvegliare le attenzioni dei residenti. La zona è, infatti, densamente abitata. Negli anni sono sorte tutte attorno decine di costruzioni. E l’annunciata costruzione e attivazione di nuove antenne radiotrasmittenti (due in sostituzione delle quattordici attualmente dismesse) ha creato allarme. Preoccupati ed in cerca di informazioni e chiarimenti, a decine hanno contattato la nostra redazione.
E’ bene allora chiarire che i lavori in corso riguardano solo aspetti manutentivi e di diserbo. Rinviato al prossimo anno tutto il resto.
Un dato che, però, non smonta l’interesse guardingo e la viva preoccupazione dei cittadini. Alcune informazioni tecniche, al momento non ufficiali, suonerebbero potenzialmente rassicuranti.
Lo scorso luglio, intanto, il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, effettuò un sopralluogo nell’area in questione. Esaminati anche i progetti delle nuove antenne. Ad accompagnarlo, i parlamentari Paolo Ficara e Filippo Scerra e dai deputati regionali Giorgio Pasqua e Stefano Zito (M5s). “Una visita a tutela degli interessi dei cittadini. Servono ampie garanzie sull’assenza di rischi e di nemici della salute invisibili”, disse in quella occasione Rizzo.
Poche settimane fa, il tema è stato al centro di una interrogazione dell’ex consigliere comunale Roberto Trigilio, rimasta purtroppo senza risposta. Al sindaco di Siracusa, in quanto garante della salute pubblica, chiedeva di informare la popolazione su eventuali studi o verifiche condotte o al vaglio di Arpa ed Asp, in merito all’installazione di quelle nuove antenne. “Fornisca rassicurazioni, sgomberando il campo da preoccupazioni su di un eventuale rischio di elettrosmog, con preventive verifiche sugli eventuali effetti di quella installazione”.