Siracusa. Arriva il covid team regionale all'Umberto I: Pronto Soccorso, si cambia

Si è insediato ieri a Siracusa il covid-team inviato dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Lo compongono tre personaggi di primo piano nella sanità regionale: Cristoforo Pomara, Bruno Cacopardo e Paolo Murabito. Pomara è ordinario di Medicina Legale all’Università di Catania; Cacopardo è ordinario di Malattie Infettive mentre Murabito è un anestesista. Inoltre, Pomara e Cacopardo fanno parte del comitato tecnico-scientifico regionale, allestito proprio per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Al termine del loro sopralluogo, sono partite le prime disposizioni operative che riguarderebbero in primo luogo la separazione dei percorsi dei pazienti non covid dai possibili o sospetti pazienti covid.
Per ottenere questo risultato, sarebbe stato disposto il “trasloco” del reparto di oncologia dell’Umberto I, verosimilmente al Rizza o in altro ospedale della provincia. E questo per due ordini di motivi: proteggere i pazienti oncologici dal rischio contagio ma soprattutto consentire al Pronto Soccorso non covid di prendere il posto del reparto di oncologia. L’attuale Pronto Soccorso rimarrebbe operativo ma solo per tutti i casi di sospetti o conclamati pazienti covid. Misure che dovrebbero essere operative dalla metà della prossima settimana, secondo una prima stima.
Finalmente quella separazione di percorsi, chiesta sottotraccia anche da diversi operatori sanitari. Nel complesso, sarebbero state comunque valutate positivamente le misure messe in campo dall’Asp di Siracusa.
Intanto, alcune spaccature a livello locale ed una eccessiva commistione tra politica e sanità starebbero rischiando di rallentare scelte che, altrove (vedi Ragusa), hanmo mostrato di funzionare. In particolare, la soluzione di puntare su si un solo covid hospital (il Maggiore di Modica), al posto della frammentazione Noto-Augusta-Siracusa.