Siracusa. Asili nido, la rabbia delle operatrici: "Con ogni responso del Tar rischiamo il posto"

“Un pasticcio quello relativo alla gara per l’affidamento degli asili nido comunali , che in ogni caso, con qualsiasi decisione da parte del Tar, danneggerebbe pesantemente gli operatori , molti dei quali rischiano seriamente il posto di lavoro”. A lanciare l’allarme è Giorgia Pennuto, un’operatrice degli asili nido comunali, ancora in attesa, come gli altri 99 lavoratori, di poter riprendere l’attività. Il periodo di disoccupazione è terminato e i tempi che si protraggono hanno anche causato altre conseguenze che, per legge, potrebbero far si che una larga fetta di lavoratori possa restare “a casa” con l’eventuale ingresso delle nuove cooperative che si sono aggiudicate la gestione dei sette asili nido comunali. “Alcuni tavoli tecnici con l’amministrazione comunale, i sindacati, le cooperative- racconta l’operatrice- ci hanno chiarito che non c’è affatto da stare tranquilli. Innanzitutto gli impegni che il Comune aveva assunto nei nostri confronti non sono stati mantenuti. Il primo era quello di riavviare tutto entro novembre, data slittata a dicembre, poi a gennaio e adesso, che febbraio è già iniziato, non se ne parla ancora. Detto questo- prosegue la lavoratrice- altri problemi sono relativi alle  intenzioni espresse dai nuovi aggiudicatati. Nel caso in cui il Tar dovesse respingere il ricorso, i nuovi gestori attiverebbero il servizio, ma hanno già detto che non intendono assorbire tutto il personale, limitandosi al 50 per cento. Questo, venendo meno alla clausola sociale inserita nel bando”. Teoricamente è possibile farlo per via del tempo trascorso dal licenziamento. “Tempo trascorso a causa di responsabilità che non sono di certo dei lavoratori ma del Comune- fa notare l’operatrice- Alcune cooperative hanno chiesto ad alcuni di inviare il proprio curriculum, evidenziando che non rappresenta garanzia di chiamata. Altri curricula sarebbero stati chiesti a persone esterne agli elenchi forniti dal Comune. Questo fa venire meno la previsione della chiamata diretta. Che sia trascorso tutto questo tempo e che questo “liberi” alcuni aspetti , ci lascia pensare che non si tratti di un caso”.  Nel caso di accoglimento del ricorso, inoltre, il timore dei lavoratori è che si debba rifare tutto dall’inizio,  arrivando, stando ai tempi di una nuova gara, probabilmente a settembre. Fiato sospeso quindi per le 100 operatrici, molte impiegate negli asili nido comunali da 15 anni in media. “Vorremmo solo dare un servizio ottimo- conclude l’operatrice- ma ci sembra che questo non ci venga consentito”.