Siracusa. Asili nido comunali, Zappulla-Princiotta all'attacco: "gestione non trasparente"

Ancora un durissimo attacco frontale all’assessore alle politiche sociali, Rosalba Scorpo, e al servizio di gestione degli asili nido pensato, bandito e affidato da Palazzo Vermexio. Il deputato nazionale Pippo Zappulla e la consigliera comunale Simona Princiotta tornano all’attacco.
Fermo Zappulla nella sua analisi. “Questo è un paradigma di gestione non trasparente. Vogliamo fare chiarezza con una operazione verità sulle zona d’ombra che non possono passare sotto silenzio”, l’affondo del parlamentare. “Sono certo che le indagini della magistratura (attualmente in corso, ndr) faranno giustizia. Purtroppo la magistratura deve intervenire perchè la politica presenta evidenti lacune”, aggiunge l’esponente Pd.
“Nessuno parli di sfortuna, in questo bando ci sono interessi particolari e responsabilità. L’assessore è incapace e il sindaco dovrebbe assumere in prima persona la gestione della vicenda”, l’accusa.
Noti i dati: iscrizioni in calo, posti vuoti negli asili nido comunali ma aziende affidatarie pagate per l’intero. “E in questo non quadro non si capisco alcune cose. Perchè, ad esempio, aumentare le tariffe del 20%? Sarebbe stato più giusto abbassarle per agevolare le famiglie. E poi, perchè aprire un nuovo asilo nido per lasciarlo praticamente inutilizzato? Tutto da comprendere, infine, l’acquisto di oltre 50 posti negli asili privati. Presentata un’interrogazione sulla questione al ministro degli Interni”, anticipa Zappulla.
Sui posti acquistati in strutture private tramite voucher pagati dal Comune, interviene anche la Princiotta. “Quell’acquisto poteva avvenire sono qualora fossero mancati posti nelle strutture comunali. E di posti vacanti ce ne sono a bizzeffe. Spesi 300.000 euro, perchè?”, si domanda polemicamente.
“Sono andata a verificare e ad oggi non si trova la determina di spesa. Non esiste. O non può essere rintracciata. Manca. Ho chiesto di documentare questo stato di cose da un pubblico ufficiale”.
In ballo, poi, la chiusura dell’asilo comunale Baby Smile per effetto di una sentenza del Tar. “Ci batteremo per evitare la chiusura”, spiega Zappulla. “Ma il Tar non ha detto di chiudere – aggiunge la consigliera comunale – piuttosto di spiegare perchè la ditta Amantea è stata esclusa dalla gara. Devono pagare i dirigenti e chi il danno lo ha provocato, non i lavoratori. Che peraltro non prendono stipendio da dicembre e non hanno mai percepito gli assegni familiari e il contributo previsto dal governo Renzi”.