Siracusa. Assistenza domiciliare, affidato il servizio con il massimo ribasso. La Cgil: "Ricadute negative su salari e servizio"

“Scelte ancora una volta sbagliate in tema di appalti da parte dell’Asp”. A contestare il nuovo bando pubblicato dall’azienda sanitaria provinciale per l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare è il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, che parla di “una una spregiudicata scelta aziendale in materia di appalti, rischiando peraltro di precipitare in un pericoloso limbo di legittimità contrattuale>>. Alosi spiega i motivi per i quali si pronuncia in modo così duro nei confronti dell’Asp. <>. Il segretario della Cgil punta il dito contro il criterio scelto dall’Asp per l’assegnazione del servizio. <<e’ stato preferito il parametro del massimo ribasso. Si tratta di una base d'asta di 17.187.000 euro per la durata di tre anni, prorogabile ancora un anno, fino ad un ammontare complessivo di 22.916.000 euro. Le risorse stanziate segnano un incremento, rispetto al passato, di oltre il 70%, in conseguenza anche dell'aumento degli assistiti aventi diritto in provincia (quasi 3.000 unità l’anno, in prevalenza anziani e non autosufficienti). L'appalto è andato all’impresa Primavera, che ha applicato un ribasso del 25%, pari ad un taglio su base d'asta di 4.250.000 euro. L'anomala compressione dell'offerta d'appalto si scarica per intero sul costo del lavoro degli operatori sanitari che vedono così svanire oltre il 35% dell'importo minimo già previsto dalle tabelle ministeriali di 21.36 euro l'ora. La paga si riduce così a soli 13 euro lordi. E come se non bastasse in regime di Partita Iva". Non quindi il criterio dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa, come è accaduto in altre province, ma quella del massimo ribasso. Il timore di Alosi è che questo comporti, non solo ricadute salariali a carico dei lavoratori, ma anche conseguenze in termini di qualità del servizio offerto. "L’accesso standard, di 40 minuti per ogni singolo intervento di assistenza domiciliare previsto dal bando di gara-conclude Alosi- rischia di essere travolto dall'esiguità della remunerazione oraria e quindi di generare una corsa forsennata e fuori controllo al fine di cumulare più accessi e più remunerazione nel minor tempo possibile".