Siracusa. Assistenza domiciliare, fronte compatto: apertura di Razza

Un preciso impegno, una disponibilità di massima a rivedere i requisiti dell’accreditamento delle imprese finalizzato alla gestione del servizio di assistenza domiciliare integrata (Adi). L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, durante l’audizione in commissione Sanità all’Ars, intervenuto grazie al pressing politico esercitato dalla deputazione regionale siracusana e ragusana ha assicurato ai parlamentari presenti che prima dell’approvazione del decreto, le linee guida saranno illustrate in commissione ed eventualmente modificato sulla scorta delle esigenze che emergeranno. Una posizione apprezzata da Confcooperative Sicilia Sanità e dalle sedi di Siracusa e Ragusa che, attraverso la deputazione regionale delle rispettive zone aveva posto con forza la questione, sollecitando risposte specifiche proprio dal governo regionale. Confcooperative Sicilia Sanità era rappresentata dal presidente Agatino Cundari e dal vice Nello Aprile. “Le preoccupazioni legate a questa bozza del nuovo decreto, in fase di pubblicazione – sottolinea Aprile – sono, adesso, più contenute. Aspettiamo, ovviamente, di vedere come è stato scritto prima di pronunciare ogni nostra valutazione. L’assessore Razza ci ha spiegato che sono state seguite le linee guida ministeriali e quelle della conferenza Stato Regioni. Naturalmente, ringraziamo l’impegno profuso dai parlamentari dell’area del Sud Est che hanno preso a cuore la questione al fine di scongiurare la penalizzazione delle medie e piccole imprese che da anni operano nel settore e che si sarebbero viste escluse da ogni possibilità di proseguire la propria attività”.