Siracusa. Biciplan, il piano per le piste ciclabili non convince la Lega Sicilia

Una serie di perplessità sulla concreta possibilità  di realizzare il Biciplan a Siracusa, il piano per le piste ciclabile che andrà ad integrarsi con il piano della mobilità sostenibile del capoluogo. Ieri si è svolto un incontro su questo tema. Vincenzo Vinciullo, Responsabile Provinciale Lega Sicilia e Sebastiano Moncada, Responsabile Dipartimento Autonomia Regionale della Lega Sicilia premettono la propria condivisione rispetto alla possibilità di disporre, nel capoluogo, di una mobilità maggiormente sostenibile. “Ma questo- osservano-  non può e non deve passare esclusivamente o principalmente dalla creazione di nuove piste ciclabili, che taglino da nord a sud e da est ad ovest l’intera città, senza tenere in considerazione alcuna le peculiarità delle nostre arterie stradali.
Siracusa non è Amsterdam, non è Copenaghen, non è Parigi, non è Milano-tuonano Vinciullo e Moncada-  A Siracusa manca, poiché in alcuni casi soppresso dall’attuale amministrazione comunale (vedasi il caso bus – navetta), un adeguato servizio di trasporto pubblico, prioritario. Così come risulta fondamentale e imprescindibile il rifacimento del manto stradale in quanto è sotto gli occhi di tutti che le strade sono ridotte a vere e proprie trazzere, con buche grandi come crateri ed avvallamenti vari, che non consentono una mobilità in sicurezza da parte dei siracusani”. Gli esponenti della Lega Sicilia evidenziano, inoltre, come “in alcuni tratti della città manchino i marciapiedi ed i relativi scivoli, i quali consentirebbero ai pedoni ed in particolar modo ai diversamente abili, che non sono tenuti evidentemente in considerazione dalla nostra attuale amministrazione comunale, di potersi muovere con maggiore facilità, abbattendo le numerose barriere architettoniche che si pongono davanti a loro”.
A non piacere a Vinciullo e Moncada è l’idea della possibile riduzione dei parcheggi in città. “Occorrerebbe, invece- osservano- crearne di nuovi, gratuiti”.
Altro punto che secondo i due esponenti politici risulterebbe poco chiaro riguarda i costi, sia “in termini di realizzazione, manutenzione ordinaria e straordinaria. Cifra oggi avvolta in un alone di mistero”. Infine una sollecitazione: “Occorre porre al centro il cittadino- concludono Vinciullo e Moncada- e non le piste ciclabili. La proposta è surreale, irrealizzabile. Sono parole, non fatti concreti”.

Foto: repertorio, dal web