Siracusa. Campi estivi alla Cittadella, Avviso lampo gli spazi: monta la polemica

Si alzano i toni della polemica sui possibili ritardi sull’avvio dei campi estivi alla Cittadella e soprattutto sui costi che le associazioni e le società dovrebbero pagare come canone da versare al Comune per utilizzare gli spazi della struttura.

Mentre Arciragazzi, con il presidente Luca Cerro, contesta le scelte dell’amministrazione comunale, a partire dalla pubblicazione dell’Avviso, che concede pochi giorni per presentare la propria manifestazione d’interesse (scadenza l’11 giugno), l’assessore allo Sport, Andrea Firenze parla di “processo alle intenzioni e di sindrome di Calimero”, ritenendo “non bello né etico strumentalizzare quanto Pino Pennisi e l’associazione hanno costruito negli anni per la nostra città e i nostri ragazzi”. L’assessore garantisce “impegno instancabile per la difficile importante e complessa gestione della Cittadella e ancor di più per consentire l’avvio dei campus estivi. Il servizio di pulizia il verde pubblico,  la riparazione delle recinzioni , il ripristino della piscina Quadrifoglio, la sorveglianza  sono e saranno garantiti anche durante i campus. Se possibile, ne sono sicuro, molto meglio di prima”.

Ci saranno otto custodi e la pulizia degli spazi sarà quotidiana, secondo quanto annunciato dall’assessore della giunta retta dal sindaco, Francesco Italia. E soprattutto, i campi estivi, stando alle garanzie fornite, partiranno entro pochi giorni.

In merito ai costi, Firenze ricorda che ” l’Associazione temporanea di scopo è una buona opportunità prevista dal bando e non un  escamotage in un bando ingiusto. Proprio per i servizi  elencati,  garantiti con i soldi di tutti i contribuenti siracusani, non si può affidare un intero impianto ad uno o più associazioni ad un prezzo inferiore e quasi simbolico come quello previsto dal bando.. Non sarebbe né giusto, né corretto nei confronti di chi da anni organizza i campus a costi molto più alti proprio perché quei servizi li garantisce a spese proprie”.

Secondo Cerro, il Comune avrebbe potuto “stabilire una tariffa per ogni luogo della Cittadella a cui le associazioni e le società sono eventualmente interessate, non ricorrere ad un avviso per la concessione di tutta la Cittadella ad un solo affidatario. Negli anni scorsi, usando solo una parte, quella usata, si pagava un canone di 400 euro a settimana. Con il nuovo avviso si arriverà, invece, a 1.800 euro a settimana, ma i ragazzi continueranno a pagare 35 euro a settimana,  con un 5 per cento di bambini (indigenti, individuati dall’assessorato alle Politiche Sociali) ammessi gratuitamente” .

Firenze ricorda che i suoi interlocutori sono le famiglie e i bambini a cui garantire il servizio, “non chi polemizza senza ragione”.  “Il Comune non ha mai gestito i campi estivi, la situazione è nuova ed è chiaro che- argomenta- non essendo spazi regolamentati, lavorando giorno e notte, stiamo affrontando tutti gli aspetti  e le difficoltà del caso. Abbiamo predisposto in tempi rapidissimi l’avviso pubblico, assolutamente necessario non essendo dei privati. Entro la seconda settimana del mese, le attività partiranno, perché centinaia di famiglie le aspettano. Stiamo sistemando la piscina Quadrifoglio, il cui fondo, benché rifatto 4 anni fa, si era rovinato. Stiamo, peraltro, impiegando fondi destinati ai nostri uffici, proprio perché questa vicenda è per noi una priorità. Nel frattempo, abbiamo sistemato due bagni per disabili che sono tornati efficienti, sistemato il pattinodromo e predisposto tutti i servizi. Le associazioni e le società non dovranno fare praticamente nulla. Non vedo, dunque, nemmeno il loro problema economico a pagare quei 1800 euro”.