Siracusa. Canale Galermi "in fin di vita", Burti: "Deputati regionali assenti e sordi"

Un silenzio assordante quello che regna intorno al destino del Canale Galermi, oggi quasi “all’asciutto”, con serie conseguenze per gli agricoltori e gli artigiani che si servono, per svolgere il proprio lavoro, dell’acqua di un’opera idrica tra le più importanti del Mediterraneo, realizzata 2 mila e 500 anni fa e oggi in balia di una gestione disattenta, che ne sta determinando, progressivamente, l’esaurimento. Nessuna risposta, ad oggi, da parte dei deputati regionali siracusani, sollecitati dal consigliere comunale Cosimo Burti ad intervenire concretamente, a Palermo, per risolvere una situazione che rischia di determinare la chiusura di centinaia di attività, strettamente connesse all’utilizzo del Canale Galermi. La questione tocca direttamente 800 fruitori del servizio di distribuzione dell’acqua, per cui pagano un canone annuo, che viene versate in un capitolo dedicato della Regione. Il problema nasce da un passaggio burocratico. “Un passaggio di competenze- ricorda Burti- che nel 2013 ha portato la gestione del Canale dall’assessorato alle Infrastrutture a quello al Territorio e Ambiente”. Il primo “scandalo” riguarda proprio questo passaggio. “Ci sono voluti due anni- tuona Burti- per capire cosa andrebbe fatto e in che modo, salvo scoprire poi che non esistono risorse economiche sufficienti per predisporre la manutenzione del canale, che a questo punto non è più soltanto quella ordinaria, ma diventa straordinari, visto che i problemi strutturali non possono che aggravarsi, se non affrontati”. Ma la domanda principale che Cosimo Burti pone e che rivolge in primo luogo ai parlamentari che rappresentano il territorio all’Ars e allo stesso assessorato regionale all’Ambiente riguarda il destino dei canoni regolarmente versati dagli operatori. “Che fine hanno fatto questi fondi? – chiede Burti- perché non vengono utilizzati e si continua a lamentare la carenza di risorse economiche, mentre il canale rischia di prosciugarsi e le imprese di non riuscire più a sopperire alla carenza idrica indispensabile per lo svolgimento delle proprie attività”. Il Canale Galermi viene anche utilizzato per il sistema antincendio del Teatro Greco. A tutto questo va aggiunto il rischio di un danno irreparabile, sempre più concreto, alla preziosa e unica piantagione di papiro d’Europa.