Siracusa. Case popolari, manca un censimento degli aventi diritto: parte l'idea di un osservatorio

Centri anziani e politiche abitative. Sono i temi di cui si è occupata la seconda commissione consiliare, presieduta da Sonia D’Amico. I componenti dell’organismo consiliare hanno avviato un confronto sulla possibilità di programmare attività che consentano di rilanciare l’attività dei centri diurni. “Stiamo lavorando a iniziative che prevedano momenti di aggregazione- spiega Sonia D’Amico- per ridare vitalità ai centri, che rischiano, altrimenti, di diventare solo dei luoghi in cui si gioca a carte e si guarda la tv”. Restano alti i costi di gestione delle strutture, a partire dai canoni di affitto, che rappresentano il maggiore problema da affrontare. Nel caso di Belvedere e di Epipoli, i proprietari degli immobili hanno chiesto al Comune la risoluzione del contratto in quanto non disposti ad accettare la riduzione del 15 per cento del canone annuo, previsto dalla legge. L’idea resta quella di sostituire i locali in affitto con altri di proprietà del Comune. Altro tema affrontato,quello legato alla necessità di alloggi popolari a fronte di una domanda che cresce e di un’evidente carenza di abitazioni a disposizione. Non esiste, al momento, un censimento degli aventi diritto.  Da qui la proposta di preparare un atto di indirizzo per la nascita di un “Osservatorio” e di un “Tavolo di concertazione permanente” con funzioni di acquisizione, raccolta e valutazione di tutti i dati sulla condizioni abitative al fine di costruire un idoneo strumento per l’accertamento ed il monitoraggio dei fabbisogni. L’obiettivo è anche quello di studiare e proporre iniziative che favoriscono la centralità della famiglia. “In programma- conclude D’Amico- una riunione congiunta con la commissione Urbanistica e l’assessore Alfredo Foti”. Prossimo appuntamento fissato per giovedì con i rappresentanti dell’Iacp, l’istituto autonomo case popolari.