Siracusa. Ccr ed ingombranti: informazioni confuse che generano nuovi sporcaccioni

La buona volontà dei cittadini che si stanno applicando per la riuscita della differenziata a Siracusa viene messa alla prova da alcuni episodi che possono (debbono) essere evitati, da qui in avanti. Ne è in gioco la stessa credibilità di tutto il sistema.
Succede, ad esempio, che in un corto circuito di informazioni contrastanti, un siracusano non sappia dove conferire correttamente rifiuti ingombranti. E addirittura riceva indicazioni chiaramente contrarie alle regole. E’ il caso di Raffaele. “Mi ero deciso finalmente a caricare in auto i vecchi sanitari che avevo sostituito nel mio bagno per portarli al Centro Comunale di Raccolta di contrada Arenaura”, racconta a SiracusaOggi.it.
Ma una volta arrivato, scopre che non può conferirli lì. “L’addetto mi ha risposo che loro non potevano prenderli. Ho chiesto allora dove dovevo buttarli e mi ha risposto di lasciarli dentro i cassonetti verdi lungo la strada. Io so che ci sono le foto trappole, la cosa non mi convince cerco di farlo presente ma vengo rassicurato che tanto non ci sono foto trappola nella zona”.
Raffaele è stranito, si allontana e appena intravede agenti della Municipale rivolge loro la stessa domanda: dove li conferisco? “Mi convincono che gettarli in un contenitore sarebbe stato un illecito e che è il ccr che deve ricevere e gestire lo smaltimento di questo genere di rifiuti”.
Per la cronaca: i tre sanitari in ceramica tengono ancora compagnia a Raffaele. “Non mangio ceramica. Qualcuno mi spieghi dove devo portarli”, taglia corto. Nel dizionario rifiuti di Ecoportal, facilmente consultabile online, i sanitari vengono indicati come rifiuti da conferire effettivamente nei Ccr.
Inevitabile morale: “se vogliamo una città senza sporcaccioni, dobbiamo far si che non lo diventino quelli che vogliono fare le cose per bene”.