Siracusa celebra i “Custodi della Bellezza”: premiati il FAI e Giuseppe Voza

IL Salone Borsellino di Palazzo Vermexio ha ospitato la cerimonia di consegna del Premio “Custodi della Bellezza”, giunto alla sua decima edizione. L’allerta meteo ha costretto gli organizzatori a cambiare all’ultimo istante; inizialmente, infatti, la premiazione avrebbe dovuto tenersi al teatro greco.
Premiati il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, rappresentato dal presidente nazionale Marco Magnifico, e il soprintendente emerito Giuseppe Voza.
Il premio, realizzato dall’artista Andrea Chisesi e intitolato alla memoria dell’archeologo siriano Khaled Al-Asaad, è stato consegnato dall’assessore alla Cultura Fabio Granata.
A introdurre la cerimonia è stata Fulvia Toscano della commissione giudicatrice, con un excursus sui premiati delle passate edizioni. Il delegato provinciale FAI Sergio Cilea ha poi illustrato le attività della Fondazione, con un focus sui progetti siciliani come il recupero del Liceo Gargallo.
Nel suo intervento, Marco Magnifico ha ribadito il valore culturale ma anche economico del FAI: “Non è vero che con la cultura non si mangia – ha affermato – il FAI è un’impresa sostenibile che coniuga spirito imprenditoriale e passione civile”. Ha poi ricordato con affetto la fondatrice Giulia Maria Crespi, sottolineando il forte legame della Fondazione con la Sicilia e lanciando una provocazione affettuosa: “A voi siciliani manca l’entusiasmo per la bellezza che vi circonda ogni giorno, ma il Sud è il tesoro d’Europa e il mondo deve saperlo”.
Le motivazioni del premio al FAI, lette dall’assessore Granata, hanno evidenziato l’impegno costante della Fondazione per l’attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, attraverso la salvaguardia di luoghi storici e paesaggistici, tra cui i Giardini della Kolymbethra in Sicilia.
La seconda parte della cerimonia è stata dedicata a Giuseppe Voza, figura storica dell’archeologia italiana. A illustrarne l’opera è stato Lorenzo Guzzardi, coordinatore scientifico del Ventennale Unesco, che ha ricordato, tra le altre, la scoperta delle fondazioni dell’Oikos in piazza Duomo, definita dallo stesso Voza “la scoperta più emozionante della mia vita”.
Nelle motivazioni del premio a Voza, lette ancora da Granata, si sottolinea come egli rappresenti “l’ultimo di una stirpe irripetibile di straordinari archeologi”, capace di segnare un’epoca nella storia dell’archeologia italiana e di contribuire in modo determinante all’iscrizione di Siracusa nella World Heritage List Unesco nel 2005.
Voza, nel suo intervento, ha rievocato con emozione il proprio percorso umano e professionale, dal Piemonte a Paestum, fino alla decisione di vivere “accanto al Tempio di Apollo”, dichiarando il desiderio di proteggerlo e mostrarlo “senza alterarlo”. Ha concluso con una riflessione sul fascino di Siracusa, citando le parole di Cicerone e quelle di un gruppo di studiosi americani: “Questa è forse la città più bella del mondo”.
“Una straordinaria giornata per la cultura cittadina – ha commentato infine l’assessore Granata – che ha visto grande partecipazione nonostante le avverse condizioni meteo. Il Premio Custodi della Bellezza segna una tappa importante nelle celebrazioni del nostro ventennale Unesco, sempre più condiviso e sentito dalla comunità”.