Siracusa. Centro accoglienza in via Lido Sacramento? Culotti: "Nessuna riserva sull'accoglienza se fatta nei luoghi giusti"

Ancora polemiche intorno alla vicenda relativa alla proposta di realizzare un centro di accoglienza per migranti in via Lido Sacramento. Il presidente della circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti torna a fare il punto della situazione, specificando alcuni aspetti della vicenda, dopo la presa di posizione di chi rappresenta la proprietà dell’immobile proposto nell’ambito del bando della prefettura. |”Sul centro di accoglienza di Via Lido Sacramento, si precisa quanto segue-spiega Culotti- Abbiamo fatto presente alla Prefettura che il luogo individuato dalla associazione ONLUS avrebbe avuto degli impatti sociali e turistici negativi per la zona.Siamo per la integrazione e per la promozione della stessa. Non abbiamo alcuna riserva sull’accoglienza se fatta per bene e nei luoghi deputati a farlo, anzi siamo fermi sostenitori del principio che una comunità si misura anche dall’offerta sociale che riesce a garantire e dalla possibilità di accoglienza.Non abbiamo alcun preconcetto nei confronti di quella o altra associazione. Come non abbiamo competenze nelle scelte della Prefettura che verificando la legalità della presentazione della offerta tecnica, ha disposto che l’immobile presentava delle discrasie tecniche giuridiche e pertanto non può essere ammessa a gara. Per essere più precisi, la stessa Prefettura, con un documento che non ha alcun fondamento giuridico, ci ha negato l’accesso agli atti.
Abbiamo concentrato i nostri sforzi al fine di far capire che la struttura oggetto di esclusione avrebbe creato frizioni e contrasti in una area turistica.Credo che la proprietà della struttura e l’associazione devono rivolgere le proprie istanze alla Prefettura, la quale ha riscontrato le irregolarità enunciate nel dispositivo di esclusione definitivo.
Dal conto nostro porteremo avanti la nostra battaglia affinché si faccia accoglienza ma in luoghi deputati e idonei, rispettando-conclude il legale siracusano-  anche i diritti dei cittadini italiani e tenendo conto dell’impatto sociale”.