Siracusa. Centro Storico, regno del cattivo gusto: l'affondo di Ortigia Sostenibile

Il caso dell’insegna in legno fatta rimuovere al Don Camillo serve come assist al Comitato Ortigia Sostenibile per rilanciare l’allarme sulle innumerevoli incongruenze (burocratiche) di un centro storico dove il cattivo gusto e l’abusivismo crescono ma a “pagare” sono gli “onesti”.
Punta verso precise responsabilità dell’amministrazione, il comitato. “Che fine ha fatto il Piano di zonizzazione acustica che l’assessore Pierpaolo Coppa ha dato per completo e pronto ad essere attuato entro il 31 dicembre 2017)”, si legge nella nota inviata alle redazioni.
“Dall’assessore Silvia Spadaro era arrivato l’impegno all’obbligo di esporre i bollini di autorizzazione nei dehors: mai visti”, aggiunge Ortigia Sostenibile. Che a proposito di abusivismo commerciale lamenta come “regole e controlli che non hanno mai prevalso a fronte dell’ apertura di chioschi, pizzerie, pub anche in prossimità di monumenti e chiese”.
Anche la Soprintendenza finisce nel mirino. “Non ha dato prova di voler attuare il Codice dei Beni culturali, che vieta o sottopone a condizioni particolari l’esercizio del commercio in determinare aree di valore storico”.
Ultima stoccata, per la raccolta differenziata che nel centro storico si sarebbe sin qui rivelata “disorganizzata e approssimativa: ha ridotto le strade in discariche a cielo aperto”.