Siracusa, che figuraccia! Bocciata in accoglienza, il benvenuto per i turisti al Molo è con la spazzatura

Siracusa la città a vocazione turistica non riesce a dare una immagine decente di sè. Proprio mentre la stagione si avvia verso la sua punta massima, con orde di turisti e bus in arrivo e visita, la prima immagine che il capoluogo aretuseo dà di sè è quella di un coacervo di rifiuti e deiezioni canine. Tutti disordinatamente esposti sul prato che dovrebbe in realtà abbellire e decorare il parcheggio del Molo Sant’Antonio, dove ogni giorno arrivano una media di 30 autobus con punte nei festivi e week end anche di 80.
Bottigliette, cartacce, buste: c’è di tutto. Nell’indifferenza generale. Ieri, oggi e purtroppo anche domani. Sono decine e decine ogni giorno le lamentele raccolte dalle guide turistiche che, loro malgrado, diventano il front office del disgusto di chi è convinto di visitare una città patrimonio Unesco.
Si dirà, molti di quei rifiuti sono colpa dei turisti. In realtà il problema è alla radice: i due cestini porta rifiuti presenti nella zona (due per centinaia di persone per volta) non hanno capienza sufficiente e – una volta ripuliti – finiscono in poco tempo di nuovo full. C’è poi anche la lenta risposta del sistema cittadino che non riesce a disporre la pulizia straordinaria dell’area nelle giornate in cui Siracusa è presa d’assalto, tra 25 aprile e primo maggio. Le isole ecologiche di Urban Waste, nella zona, non sono ancora visibili. La più vicina è ancora chiusa dentro l’Urban Center.
E per completare, non ci sono servizi igienici pubblici disponibili. Anche il turista si adatta, suo malgrado, come può. Forse, sarebbe stato utile mettere a bando la gestione del bar con servizi igienici attiguo all’area del Molo Sant’Antonio, dopo la falsa partenza bloccata dalle autorità.

molo sporcizia