Siracusa. Chi non paga la Tari? Un software darà la caccia agli evasori-sporcaccioni

Dite la verità, nessuno crede realmente che il Comune di Siracusa riuscirà a contrastare l’evasione dei tributi locali. Per la gioia di quei 4 siracusani su 10 che non pagano, ad esempio, la Tari facendone così ricadere il peso (ed il costo) solo sulle tasche degli onesti. Sappiate, però, che sbagliate.
Il Comune sta sperimentando uno strumento di ultima generazione che promette mirabilie. Per la giusta soddisfazione di chi paga, ha sempre pagato ma mai ottenuto servizi pari al loro costo. L’arma messa in campo da Palazzo Vermexio si chiama Ris.Contr.O Semplifisco.
Non è una ricerca, uno studio o un progettino. E’ uno strumento reale, un programma informatico che è capace di incrociare i dati contenuti in oltre 60 banche dati. E questo significa che è possibile ottenere “con precisione chirurgica” i nomi di chi non paga la Tari e conoscerne con precisione la situazione patrimoniale, catastale, le utenze gas e luce attive, redditi, conti correnti e tutti i dati e beni aggredibili. Parola chiave per garantire un recupero delle somme evase.
Il sistema è in fase di sperimentazione. Senza troppa pubblicità, da giugno ad oggi è stato perfezionato e testato con il contributo di tecnici, informatici, assessori e dirigenti del Comune di Siracusa. La “prova” del funzionamento del programma anti-evasori all’Urban Center, nella serata di ieri ha lasciato i presenti a bocca aperta. Si può davvero dare la caccia agli evasori della Tari. I dati ci sono tutti: anagrafica tributaria, utenze, catasto, partite iva e molto altro. Tutto tarato sugli utenti siracusani.
La forte evasione è il problema dei problemi per la pulizia della città. Chi non paga (40% circa) non solo toglie risorse ma – non partecipando alla differenziata – produce il grosso di quegli abbandoni di spazzatura che insozzano l’immagine della città.
Tempi duri quindi per i furbetti. Nascondersi o sparire dal radar delle tasse locali dovrebbe diventare davvero difficile con Ris.Contr.O che nasce grazie alla partecipazione del Comune di Siracusa ad un progetto promosso da Anci tramite Ifel. Il progetto, presentato in risposta al Primo Avviso pubblico PonGov per progetti di cooperazione e scambio fra pubblica amministrazione e ammesso al finanziamento (quindi a costo 0), riunisce 11 Enti in un partenariato guidato proprio dal Comune di Siracusa. Poi ci sono Ascoli Piceno, Firenze, Pescara, Pollica, Ugento, Venezia, il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, la fondazione Ifel dell’Anci, il Comune di Lucca e l’Unione dei Comuni Modenesi di Area Nord.