Siracusa. Covid-19: chiusi i reparti di Medicina, Geriatria e Stroke Unit: personale in quarantena

Sanificazione e, pertanto, chiusura per i reparti di Medicina, Geriatria e Stroke Unit dell’ospedale Umberto I . Tutto il personale posto in quarantena. Lo prevede una circolare della Sues 118 Catania-Siracusa-Ragusa nella disponibilità dell’ospedale Cannizzaro di Catania e dell’Asp di Siracusa. La decisione è stata assunta a seguito della serie di contagi che hanno riguardato sanitari e pazienti delle unità operative interessate. Ancora una volta la sicurezza all’interno dell’ospedale di Siracusa si ritrova dunque al centro di polemiche e dubbi sulla sicurezza della gestione dell’emergenza Covid-19.  Il contagio ha riguardato, dall’inizio dell’emergenza, in misura differente, Cardiologia, Pronto  soccorso, Oncologia, fino ad arrivare ai reparti per cui adesso si è disposta la chiusura. Il primo passo era stato in diversi casi il blocco dei ricoveri. I sindacati restano sul piede di guerra. La battaglia si muove anche sul versante della giustizia, con un esposto in Procura presentato dalla Cgil.  Nell’occhio del ciclone i vertici Asp, di cui una petizione on line chiede le dimissioni. Intanto il direttore del presidio sanitario dell’Umberto I, Giuseppe D’Aquila è stato al momento sostituito (in quanto ufficialmente in ferie) dai medici Nino Bucolo, Giuseppe Capodieci e Paolo Bordonaro. Secondo la circolare che dispone la chiusura dei reparti, per essere sottoposti a sanificazione, viene anche specificato che “i successivi trasferimenti dovranno essere concordati con il medico di turno presso la Sala Operativa del 118  di Catania”. La vicenda infuoca ancora le polemiche. Il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi torna a chiedere un passo indietro da parte dei vertici Asp. “Ma quanto deve durare ancora questo drammatico teatrino sulla sanità siracusana? -chiede l’esponente del sindacato – Il disastro sanitario che si sta consumando sotto gli occhi attoniti di tutti noi va fermato, subito. Basta con le polemiche inutili di chi continua a girarsi dall’altra parte. Basta con tentativi raffazzonati di agguantare una situazione che rischia di essere sempre più fuori controllo. La Direzione Generale e Sanitaria dell’Asp faccia un passo indietro in nome di un residuo di lealtà e di dignità dovuto a tutta la nostra comunità. Sfuggire a questa responsabilità, come accaduto fino adesso, accresce soltanto il clima già pesante di incredulità e sgomento”.