Siracusa. Come si vota alle elezioni del 4 marzo: le schede, la tessera elettorale, l'antifrode, il sistema misto

Domani al voto 96.314 siracusani del capoluogo. Per il Senato, dove vota chi ha compiuto 25 anni, gli aventi diritto sono 88.469. Elettori in calo rispetto al 2013: 1.526 in meno per la Camera e 281 in meno per il Senato.
Sono 123 le sezioni di Siracusa. Di queste, 119 senza barriere architettoniche e una è ospedaliera, allocata all’Umberto I.
Si vota solo domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23. Al seggio servono un documento di identità valido e la tessera elettorale. I duplicati si possono richiedere agli sportelli dell’Ufficio elettorale di via San Sebastiano 71, oggi dalle 8.30 alle 18 e domenica 4 marzo dall’apertura dei seggi fino alla loro chiusura.
Gli elettori che hanno gravi problemi di deambulazione o altri motivi di impedimento fisico possono esercitare il diritto di voto con l’aiuto di un familiare o altro elettore iscritto nelle liste elettorali del Comune di Siracusa.
È possibile votare anche in altra sezione se quella di appartenenza non fosse priva di barriere architettoniche. In tutti i casi, è indispensabile l’attestazione medica che si può richiedere: al servizio di Medicina legale dell’A.S.P. 8, traversa La Pizzuta 20 ex Onp; al S.I.A.V. in via Gargallo 18; nella frazione Belvedere, alla sede della guardia medica di piazza Eurialo 1; nella frazione di Cassibile, alla sede della guardia medica di via dell’Iris 8. I certificati saranno rilasciati presso le sedi suddette dalle 7 alle 23 di domenica 4 marzo 2018.
Il Comune ha inoltre predisposto un servizio di trasporto con ambulanze, che stazionano nei pressi dell’Ufficio Comunale di via San Metodio 32, in modo da consentire agli elettori con disabilità di raggiungere il seggio elettorale.
Il servizio può essere richiesto in qualunque ora della giornata di voto telefonando ai numeri 0931/412875 – 0931/451221 – 0931/451225.
Agli elettori che hanno compiuto 25 anni saranno consegnate due schede, una gialla per il Senato e una rosa per la Camera. Ogni scheda riporterà in un rettangolo il nome del candidato nel collegio uninominale. Nella parte sottostante ci sarà il simbolo della lista o delle liste collegate al candidato uninominale, con a fianco l’elenco dei candidati nel collegio plurinominale. Per votale, l’elettore può apporre una croce sulla lista, estendendo così il voto anche al candidato uninominale collegato. Oppure può apporre un segno su un candidato uninominale, e il voto si estenderà alla lista o liste collegate in misura proporzionale alle preferenze ottenute nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate. Non è invece possibile il voto disgiunto, cioè votare per un candidato uninominale e, nel contempo, per una lista collegata a un altro candidato.
Le schede – ed è una novità – saranno munite di un tagliando anti-frode che il presidente del seggio dovrà staccare prima di metterle nell’urna.
Con questa tornata elettorale debutta il controverso Rosatellum bis, il sistema elettorale misto: un terzo maggioritario, due terzi proporzionale. Quindi l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 al Senato sarà effettuata in collegi uninominali, in cui vincerà il più votato. L’assegnazione dei seggi restanti (386 alla Camera, 193 al Senato) avverrà in collegi plurinominali con metodo proporzionale.
Lo spoglio avrà inizio subito dopo la chiusura dei seggi, alle 23. Si comincia dal Senato, a seguire la Camera.