Siracusa. Commercialisti pronti allo sciopero: "Sfiancati dall'amministrazione finanziaria"

Anche i commercialisti della provincia pronti a incrociare le braccia. Preannunciano una protesta dura i professionisti aderenti al Coordinamento regionale delle associazioni dei commercialisti e ne spiegano le ragioni attraverso una nota congiunta. “Alla luce delle ultime novità fiscali, ormai irrimediabilmente sfiancati dalle vessanti pretese
dell’amministrazione finanziaria (che si concretizzano in adempimenti quasi sempre complicati) – spiegano i professionisti siciliani – mai perfettamente chiari, spesso ridondanti o inutili. Tali adempimenti a carico dei contribuenti, in molti casi apparentemente semplificazioni, ripercuotono i loro pesantissimi effetti unicamente sugli studi dei commercialisti, determinando una sempre maggiore penalizzazione dei professionisti, ormai palesemente e totalmente asserviti alle volontà legislative della governance politica e obbligati all’assunzione di responsabilità di dubbio profilo costituzionale”. Una posizione chiara quella assunta dai commercialisti, convinti di essere il “capro espiatorio” di una situazione imposta dall’alto e di scelte non condivise. Indice puntato contro la classe politica, “che dimostra sempre più di essere scollata dalla realtà – spiega il presidente dell’Associazione dei commercialisti della provincia, Salvo Geraci – ed impone quotidianamente al cittadino, adempimenti, dichiarazioni e comunicazioni, imposte da norme a carattere fiscale, costringendo noi commercialisti ad assolvere sempre più scadenze. Tutto questo con l’aggravio di crescenti sanzioni a nostro carico (si veda il nuovo mod. 730 precompilato); di duplicazioni di comunicazioni (come la neointrodotta Certificazione Unica; dell’adeguamento dell’assicurazione obbligatoria (inevitabilmente a nostre spese) afferente il Visto di conformità, senza trascurare tanti ed innumerabili adempimenti, vecchi e nuovi, cui siamo sottoposti quotidianamente.La misura-concludono i commercialisti- è colma”.